Gia' in gestazione una risonanza rivela l'autismo

Pur essendo una malattia solo in parte genetica anche l'autismo potrebbe essere scoperto già durante la gestazione, con un test basato sulla risonanza magnetica del cervello. Ne sono convinti i ricercatori inglesi impegnati nel Developing Human Connectome Project, che dopo aver messo a punto un metodo sicuro di analisi stanno per iniziare le prove sui feti e sui bimbi ai primissimi giorni di vita.
L'iniziativa del King's College, dell'Imperial college e della Oxford University, spiega la rivista del Mit Technology Review, dovrebbe durare sei anni, e prevede di fare la risonanza di 500 feti nel terzo trimestre della gravidanza e di mille bambini pochi giorni dopo la nascita. Alcuni dei soggetti verranno reclutati tra quelli che hanno parenti prossimi affetti da autismo, un fattore di rischio che aumenta fino a otto volte la probabilità di sviluppare la condizione. I ricercatori dovranno poi aspettare i due anni di età dei bimbi per verificare se alcuni hanno sviluppato il disordine, e confrontare le loro risonanze con quelle durante la gestazione.
Lo studio parte dalla scoperta, fatta però su feti abortiti, che i primi segni dei problemi nella connessione dei neuroni che sono alla base del problema si vedono già in gravidanza. «Mappare il cervello prima della nascita è importante - spiega Ed Lein, uni degli autori della scoperta e dei coordinatori del progetto - perché può rivelare quando avvengono gli eventi critici per l'autismo ma anche per altri problemi neurologici».
Il progetto, lanciato già da qualche mese, ha dovuto prima di passare alla fase operativa superare alcuni problemi tecnici, primo fra tutti come fare le risonanze senza danneggiare i nascituri.



 

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