Autistici e disabili intellettivi, qui ci vuole una "rete"

BRESCIA. Per avere una scuola e una società davvero inclusive, è necessario puntare sulla formazione. Ne sono assolutamente convinti i vertici della Fondazione Fobap che, complice il successo delle iniziative didattiche messe in campo nella stagione 2012-2013 (una cinquantina di corsi per un totale di oltre 300 iscritti), rinnovano l´impegno a favore di educatori, docenti e familiari occupati nella cura di minori con disabilità intellettiva e disturbi dello spettro autistico.
«Crediamo fermamente che la Fondazione abbia il compito non solo di assistere i minori affetti da autismo e disabi- lità intellettiva, ma anche di creare intorno a loro un contesto che sia davvero favorevole a uno sviluppo armonico», spiega il presidente di Fobap Maria Villa Allegri, che definisce l´impegno a favore della formazione come «una vera e propria scelta politica». Un concetto sposato appieno dal presidente della Congrega della Carità apostolica e della Fondazione «Conte Gaetano Bonoris» Mario Taccolini, che definisce il sostegno economico fornito a Fobap per il progetto educativo come un «imperativo morale e di convinta solidarietà». Perché, dice Taccolini, «è proprio nei momenti di crisi che la formazione assume il carattere di una vera scelta strategica, a maggior ragione in un periodo in cui le risorse pubbliche stentano ad arrivare». Del resto, il problema dell´autismo pare assumere di anno in anno dimensioni più consistenti: secondo Filippo Gitti, neuropsichiatra infantile degli Spedali Civili di Brescia, ogni anno arriverebbero al nosocomio cittadino una ventina di nuovi casi, mentre i minori in cura sarebbero già oltre 180. Numeri che, precisa Gitti, rendono ancora più importante un sostegno che si allarghi alla scuola e alla famiglia.
I corsi, proposti a prezzi vantaggiosi grazie al contributo della Congrega e di altre realtà sostenitrici di Fobap, spazieranno dal «parent training» ai laboratori per i fratelli di bambini con autismo sino alla progettazione educativa e didattica di percorsi per bisogni educativi speciali, «abbracciando - chiarisce il direttore tecnico di Fobap Simone Antonioli - una platea che spazia dagli insegnanti delle scuole elementari e medie agli addetti ai lavori, sino ai genitori».
FIORE ALL´OCCHIELLO del progetto formativo 2013-2014 sarà il master di primo livello «Applied behavior analysis», un percorso formativo rivolto alla creazione di figure professionali in grado di gestire interventi intensivi e precoci su bambini autistici o con disabilità dello sviluppo: in questo caso, la Congrega finanzierà per il 50 per cento la partecipazione di dieci operatori dello stesso Fobap, dando piena applicazione alla «missione» di tutela dell´infanzia voluta dal conte Bonoris.

di Angela Dessì

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