Autismo, effetti diversi sul cervello di uomini e donne

MILANO. L’autismo colpisce in modo diverso il cervello degli uomini e quello delle donne. Prova a far luce sulle differenze di genere del disturbo uno studio dell’università britannica di Cambridge, pubblicato sulla rivista Brain. 

Gli scienziati rilevano differenze nella struttura cerebrale dei pazienti maschi e femmine, ma precisano che su questo fronte resta ancora molto da chiarire. È un filone di studi che importante approfondire, spiegano gli esperti, soprattutto considerando il fatto che la diagnosi di autismo (malattia che colpisce circa l’1% della popolazione, in prevalenza maschi) è comunque più complicata nelle donne. Le pazienti di sesso femminile, inoltre, rischiano di essere vittima più degli uomini di stigma ed esclusione sociale.
Gli scienziati dell’Autism Research Centre dell’università di Cambridge hanno “scannerizzato“ con la risonanza magnetica il cervello di 120 uomini e donne, la metà dei quali malati di autismo. L’analisi si è concentrata sul confronto fra le immagini ottenute nelle donne sane o con autismo, e negli uomini sani o malati. I ricercatori hanno rilevato per esempio che il cervello delle pazienti autistiche assomiglia più a quello dei maschi sani, che a quello delle donne senza la malattia. Come a dire che l’autismo “esalta” le caratteristiche maschili del cervello femminile. Negli uomini, invece, questo non è stato osservato.
Meng-Chuan Lai, uno degli autori, sottolinea che gli studi di genere sull’autismo sono solo agli inizi e vanno approfonditi, perché «quello che oggi si conosce sul disturbo è fortemente connotato al maschile, e non necessariamente si può applicare alle donne».
«Storicamente - commenta alla Bbc online Carol Povery, a capo del National Autistic Society’s Centre for Autismo inglese - la ricerca sull’autismo è stata condizionata dalle osservazioni effettuate su ragazzi o maschi adulti colpiti dal disturbo. Questo studio ci aiuterà invece a comprendere le differenze di genere della malattia».
In genere, sottolinea ancora l’esperta, «le ragazze hanno una capacità di adattamento superiore a quella dei maschi, quindi possono sviluppare strategie che spesso mascherano i tradizionali sintomi dell’autismo. Un meccanismo che porta le pazienti donne ad accumulare stress, con il rischio di problemi secondari come ansia, disturbi del comportamento alimentare o depressione. È importante che ulteriori ricerche vengano condotte sul modo in cui l’autismo si manifesta nelle ragazze e nelle donne adulte, così da abbattere le barriere che oggi ostacolano la diagnosi e il trattamento corretto delle pazienti con autismo».

 

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