Sì al centro per l’autismo, ma compartecipazione ai costi

COREDO. In provincia di Trento le persone affette da autismo sono in tutto 223. La malattia sembra colpire soprattutto i maschi da 3 a 4 volte più delle femmine. Le Linee guida dell'Azienda sanitaria parlano di una prevalenza di 10-13 casi per 10.000 abitanti. Questi i dati recentemente forniti dall'Azienda sanitaria, evidenziati nella risposta che l'assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi ha dato ieri all'interrogazione di Luca Paternoster (Lega) in merito al progettato Centro per l'autismo da realizzare a Coredo su richiesta della Fondazione Ares. Paternoster chiedeva in particolare se, visto lo stanziamento di 3,5 milioni di euro che sembra la Provincia abbia previsto nel proprio Piano pluriennale del welfare per il futuro Centro di Coredo, la Giunta non ritenga la struttura troppo costosa per gli enti gestori locali rispetto al servizio erogato.Nella sua risposta l'assessore Rossi conferma che tra gli investimenti previsti nel Piano pluriennale approvato nel dicembre scorso dalla Giunta, rientra anche l'intervento proposto dalla Fondazione trentina per l'autismo, volto all'acquisto e alla ristrutturazione di un immobile destinato alla residenzialità, riabilitazione, trattamento sociale e sanitario. Rossi non dà cifre ma precisa che la concessione del contributo della Provincia "è subordinata alla presentazione di un progetto esecutivo del relativo piano di finanziamento e di quanto previsto in materia di adempimenti urbanistico-edilizi. Il terreno che la Fondazione intende acquistare per la realizzazione della struttura, si trova nella parte alta del paese di Coredo, in una zona panoramica. L'area individuata si ritiene idonea alla realizzazione di una struttura con tale destinazione» ha ricordato l’assessore che ha parlato di “compartecipazione ai costi del servizio”.

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