Una cuffia, una piscina pubblica e tanto amore...

 NAPOLI. Una cuffia, una piscina pubblica e tanto amore. La Campania ha brevettato il suo modo per aiutare i ragazzi autistici. Si chiama Terapia Multisistemica in Acqua (Tma) e usa il nuoto come attivatore emozionale per spingere il soggetto con disturbi della comunicazione e autismo ad una relazione significativa. Ciò permette di entrare in contatto con bambini che presentano difficoltà sociali in un ambiente ludico, quale è quello delle piscine pubbliche. Il nuoto è veicolo per la socializzazione e l’integrazione. Una terapia che tre psicologi napoletani Giovanni Ippolito, Gianluca Caputo e Paolo Maietta hanno reso sistema aiutando oltre trecento soggetti autistici nella regione e facendo diventare piccoli campioncini nove di questi. Il gruppo Tma-Nuotatori Campani ha vinto cinque ori, due argenti e altrettanti bronzi negli ultimi campionati italiani di nuoto per atleti con disabilità intellettiva e relazionale. «I soggetti autistici – spiega Caputo – sono quelli più emarginati tra i disabili intellettivi perché considerati a rischio, irascibili, poco controllabili». Ed invece i napoletani hanno dettato legge guidati dai tecnici Francesco Giaquinto, Corrado Rametta, Luigi Sentenza, Alfredo Schiavo, con gli ori di Amalio Ferrara (2), Simone Fiorillo, Roberto Ciardi, Luca Petricelli, gli argenti di Francesco Maestoso e Simone Fiorillo, i bronzi di Ciro Bertand e Lorenzo Mercaldo. Da aggiungere le grandi prestazioni di Mario Lauletta ed Enrico Iodice. Le difficoltà relazionali vengono superate trovando nell’operatore in piscina, istruttore terapista, il primo interlocutore. «Da questo momento – raccontano i genitori di Simone Fiorillo, uno dei grandi protagonisti della rassegna di Ascoli – è tutto un miglioramento». Un’eccellenza napoletana, brevettata, che si divide tra Napoli, Portici, Casandrino. In Italia tutti gli operatori sono stati formati dagli psicologi napoletani ideatori della terapia. Nel week-end scorso festa grande a Portici con un saggio di 170 ragazzi provenienti da tutta la Campania. Una storia di lotta all’autismo come lo è anche un’altra che arriva da una lettera scritta a De Magistris. Stessi i protagonisti, diverso l’ambiente: la scuola che rischia tagli al sostegno. «Grazie all’associazione ”L’amico speciale” e al Comune di Napoli – scrive Michele Fiorillo, padre di Simone - mio figlio si sta integrando in classe cosa che prima era impossibile».

di Vincenzo Di Guida

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