Nuovi strumenti per l'inclusione e il progetto di vita

ROMA. «Favorire l’inclusione sociale e il raggiungimento delle pari opportunità per le persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, rendendo concreto il diritto alla predisposizione di un progetto individuale attraverso la sperimentazione delle cosiddette “matrici ecologiche”, strumento innovativo di screening [“individuazione”, N.d.R.] dei bisogni della persona, che saranno adattate alle esigenze delle persone con disabilità intellettive e/o evolutive in età adulta anche attraverso l’individuazione e formazione della figura del case manager*. Tale sperimentazione consentirà di avviare percorsi innovativi di valutazione e progettazione, di misurare l’efficacia dell’utilizzo di tali strumenti e della figura del case manager e di raccogliere e analizzare dati utili per orientare i decisori politici al miglioramento delle politiche di welfare e di sviluppo».

Consiste sostanzialmente in questo il nuovo progetto promosso dall’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), denominato appunto Strumenti per l’inclusione sociale – Matrici ecologiche e progetto individuale di vita per adulti con disabilità intellettive e/o evolutive, che verrà pubblicamente presentato il 22 settembre a Roma (Centro Congressi Cavour, Via Cavour, 50, ore 10), da Emanuela Bertini, Luigi Croce e Tiziana Pozzi, rispettivamente coordinatrice, supervisore/coordinatore scientifico e componente del gruppo tecnico/scientifico di coordinamento dell’iniziativa, durante un incontro condotto da Roberto Speziale, presidente nazionale dell’ANFFAS. (S.B.)

*In questo contesto, per “case manager” si intende un operatore titolare della responsabilità dei bisogni e dei progressi della persona, oltreché del coordinamento delle risorse.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@anffas.net.

 

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