"La gioia di noi genitori per aver ritrovato nostro figlio Leo"

Una sala consiliare gremita e commossa ha assistito al racconto della storia di un bimbo autistico e il suo crescente continuo miglioramento grazie a un metodo psicoeducativo.

SARZANA. E' stata una storia di sofferenza, di dolore ma soprattutto di un amore senza fine, di fronte ad una sala consiliare di Sarzana gremita e a tratti anche commossa, quella raccontata ieri mattina dalla giovane mamma di Leo, un bimbo sarzanese autistico che ora ha 9 anni ed è avviato verso un importante recupero. Con l'aiuto di filmati ha parlato della scoperta della malattia quando il bimbo aveva appena un anno e pochi mesi, delle rinunce fatte per seguirlo e dargli tutto l'affetto necessario. Ha raccontato i problemi di una giovane coppia di fronte ad una situazione del genere. «Come abbiamo ritrovato nostro figlio Leo» è stato il tema dominante della storia attraverso la quale la mamma ha raccontato quando per il suo piccolo diventava un problema anche il semplice cambio del tipo di voce. «Lo impauriva, lo faceva urlare». Poi l'isolamento, le paure, il rifiuto di essere toccato, i tre o quattro tipo di cibo che voleva mangiare sempre e solo quelli. Una sofferenza indicibile nel vedere il bimbo crescere in quelle condizioni. Ma c'è stata la svolta soprattutto la rinascita e ora la speranza di un crescente e continuo miglioramento grazie al metodo psicoeducativo Aba. «Ora ha detto la mamma grazie anche all'insegnante che applica a scuola la terapia mangia ogni cosa, si avvicina ai coetani e noi ci stiamo riprendendo la nostra vita, prima alle 8 del mattino alle 21 tutti i nostri sforzi erano rivolti verso la nostra creatura». Un lungo interminabile applauso è arrivato spontaneo alla fine del suo racconto. Ha voluto uscire allo scoperto la mamma di Leo per dare una speranza a chi deve affrontare un percorso analogo, del resto fa parte dell'associazione «Voce ai diritti» di cui è coordinatore il dottor Giancarlo Mione che ieri mattina ha organizzato il convegno «Vivere l'autismo: la storia di Leo». E subito dopo l'introduzione del dottor Mione la mamma di Leo , solo una volta l'emozione le ha fatto mancare la voce, ha aperto il convegno. Successivamente ci sono stati gli interventi della dottoressa Elena Rognoni , psicologa e psicoterapeutica sul sostegno ai genitori di figli con autismo, quindi la dottoressa Prisca Tommasini, odontoiatra speciale che ha riferito sul trattamento odontostomatologico nella persona con autismo. Quindi è stata la volta del neuropsichiatra Giovanni Del Poggetto dell'associazione Lu.Ce che ha relazionato sull'evoluzione del concetto di autismo e dei metodi abilitativi Aba. Hanno chiuso il convegno Michele Bertilotti, tutor riferendo sul metodo Aba con un autistico adulto e il medico legale Elena Ernesti relazionando sui diritti delle persone autistiche e le loro famiglie.

di Carlo Galazzo

 

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