Novità della Fondazione Oltre il Labirinto
Autismo Progetto a scuola
COMO. Un progetto pilota, della durata di due anni, chiamato "In-Visibili", concepito e articolato in modo tale da aiutare i ragazzi con disturbi dello spettro autistico a superare il proprio handicap sociale e comunicativo. Tutto questo a partire dalla scuola. I soggetti coinvolti da "In-Visibili" sono il Dipartimento di salute mentale dell’Azienda ospedaliera Sant’Anna di Como, l’Asl provinciale, il Centro Psico-sociale del capoluogo lariano, l’associazione 'Costruire - onlus' (che si occupa di disturbi generalizzati dello sviluppo e delle sindromi correlate), oltre che gli studenti, con le loro famiglie, dell’Istituto superiore Paolo Carcano, noto come il "Setificio" di Como. «L’autismo - spiegano dall’Ospedale - compromette la qualità dell’interazione sociale, della comunicazione e del linguaggio. Sono alterati gli interessi e le attività diventano ristrette, ripetitive e stereotipate». «L’autismo - proseguono - coinvolge lo sviluppo neuropsicologico e si manifesta, principalmente, con disturbi di relazione e del comportamento, ma anche difficoltà nel linguaggio». Secondo i dati della letteratura scientifica internazionale un bambino su 110 nuovi nati è affetto da autismo o sindromi correlate.
«Solo a Como - dicono sempre dall’Azienda ospedaliera Sant’Anna - si contano quasi 400 diagnosi di autismo accertato. Quindici, ogni anno, le richieste che giungono all’Asl per il riconoscimento di invalidità legata a tale patologia».
"In-Visibili" ha preso avvio con l’inizio del nuovo anno scolastico, a fronte di un significativo ingresso, nell’Istituto coinvolto, di ragazzi con disturbo autistico.
In questi giorni gli enti impegnati nel progetto hanno già cominciato a stilare i primi dati.
«È previsto un lavoro condiviso fra comunità di studenti e professori - dicono - per sostenere l’apprendimento e favorire la socializzazione». Si tratta di un intervento unico in Italia: al termine della sperimentazione il protocollo sarà verificato e potrà essere applicato anche in altri istituti scolastici.
di Enrica Lattanzi