Con i tagli della Regione a rischio lo Spazio autismo

BERGAMO. «Salviamo l'orchestra, è la vita dei nostri figli». I genitori dei ragazzi autistici non ci vogliono credere. Ogni giorno che passa, però, le speranze sono sempre meno. «Se entro fine mese l'Ufficio regionale scolastico non cambia idea sul taglio di tutti i docenti distaccati in Lombardia, lo Spazio autismo chiude. Andrà a morire anche l'orchestra di ragazzi disabili "La nota in più"». C'è molta preoccupazione negli occhi di Maria Carla Marchesi, responsabile dell'associazione Spazio autismo onlus di Valtesse, nata nel 2000 per dare supporto alle famiglie di bambini o ragazzi con autismo. Lo Spazio, infatti, segue 80 bambini con questi disturbi contando su un sistema di volontari e soprattutto su un'insegnante distaccata (pagata interamente dalla Regione Lombardia) che tiene i contatti con le scuole e i responsabili di neuropsichiatria.
Fra le iniziative più importanti, dal 2004, c'è la formazione musicale triennale con l'utilizzo di strumenti a corda, violino, violoncello, contrabbasso e arpa. Tutta l'attività di insegnamento, che coinvolge ben 45 ragazzi disabili, viene svolta da due docenti di musica distaccati, anch'essi pagati interamente dalla Regione, che hanno l'obiettivo di portare i ragazzi a suonare nell'orchestra «La nota in più» già protagonista di 60 concerti in una ventina di comuni della Bergamasca.

Dopo l'annunciata razionalizzazione dei distacchi imposta qualche settimana fa dalla direzione generale dell'Ufficio scolastico regionale si rischia di buttare via un percorso unico in Italia. «Hanno valutato i distacchi di tutta la Lombardia improduttivi o utilizzati male, senza fare alcun distinguo - continua Marchesi -. Bisogna assolutamente tenere conto anche delle esperienze di valore come la nostra. In nome dei tagli non si può fare terra bruciata su tutto. La presenza dei tre docenti è fondamentale per andare avanti. Noi non abbiamo i soldi per pagarli; verrebbero a costare in tutto almeno 100mila euro all'anno e dove li troviamo in venti giorni per far partire il nuovo anno scolastico a settembre?». I genitori proprio qualche giorno fa hanno scritto alla posta del Corriere per chiedere aiuto. «Questi docenti distaccati sono fondamentali per lottare contro le fragilità dei nostri figli, non possiamo farne a meno - raccontano -. Qui si sentono a casa: non buttiamo via tutto».

Nel tentativo di salvare l'orchestra e lo Spazio autismo, già da luglio, si sta tentando ogni strada. L'assessore comunale all'Istruzione Danilo Minuti ha inviato una lettera al direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale Francesco De Sanctis sottolineando quanto sia importante l'esperienza dello Spazio e documentando tutta l'attività di questi 13 anni. «Chiediamo la conferma delle 24 ore di docenza settimanale dei distacchi da parte dell'Ufficio scolastico regionale - si legge -. Il progetto musicale "La nota in più" viene gestito con competenza professionale ampiamente riconosciuta». La Cgil ha inviato un comunicato anti-tagli mentre lo Snals, sindacato autonomo della scuola, si è schierato contro ogni intervento che abbassi la qualità della scuola nei confronti dei disabili.

Condividi su Facebook