Tagli, il 31 ottobre 50 organizzazioni in piazza. L'adesione dell'Anffas

ROMA. La Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (Fish) il 31 ottobre sarà in piazza con altre 50 organizzazioni dell’impegno civile. L’obiettivo della mobilitazione è quello di chiedere al Governo una decisa inversione di tendenza nella manovra di bilancio 2013: basta tagli al sociale e rilancio delle politiche di welfare per puntare davvero allo sviluppo dell’Italia. Ovvero: mettere in moto una politica di investimenti nel sociale che generi lavoro, solidarietà, coesione, sostegno alle fasce economiche più povere. ”Il Governo Monti – spiegano gli organizzatori – ha iniziato il suo operato comunicando tre parole d’ordine: rigore, crescita, equità. Ad oggi è stato applicato ampiamente soltanto il rigore”. “Il 31 ottobre sarà un giorno importante per le persone con disabilità: saremo protagonisti a pieno titolo di un più ampio movimento che chiede il cambiamento, l’inclusione, la prevalenza dei diritti sulle logiche di mera contabilità. – dichiara Pietro Barbieri, presidente Fish –. Invitiamo chiunque si riconosca in queste istanze ad aderire alla nostra mobilitazione”. La manifestazione inizierà alle 11 in Piazza Monte Citorio a Roma, dove convergeranno le organizzazioni provenienti da tutta Italia e i Cittadini che vorranno sostenere l’iniziativa. La Fish, nel proprio sito, fornisce le indicazioni logistiche, oltre ai documenti, i comunicati e gli aggiornamenti su questo evento. Nel sito è disponibile anche un semplice modulo con cui le organizzazioni possono comunicare la propria adesione alla mobilitazione.

L’Anffas conferma la partecipazione. “Nonostante dal testo di stabilità siano state eliminate le paventate previsioni relative alla stretta sui permessi lavorativi ex legge 104/92 ed assoggettabilità ai fini Irpef delle pensioni di invalidità, non possiamo assolutamente dirci sollevati e soddisfatti e per questo confermiamo che saremo in piazza, insieme a Fish ed alle organizzazioni della rete ‘Cresce il welfare, cresce l’Italia’ per manifestare contro lo scempio del sistema sociale e sanitario nel nostro Paese cui assistiamo ormai da troppo tempo”. Così Roberto Speziale, presidente di Anffas. L’associazione, che è in stato di mobilitazione permanente ormai da diversi mesi, soprattutto a causa delle “gravi ripercussioni dei continui tagli al sistema sanitario e sociale sulla vita ed il rispetto dei diritti delle persone con disabilità e le loro famiglie”, aveva già annunziato infatti – all’indomani dell’approvazione del disegno di legge – la propria partecipazione alla manifestazione del 31 ottobre. “Abbiamo letto con attenzione – prosegue il presidente – il testo del disegno di legge e non possiamo che manifestare grande preoccupazione per tutta una serie di misure che nello stesso sono contenute: tra tutte i nuovi tagli agli enti territoriali e quelli che dovranno pesare su scuola e sanità, nonché l’aumento dell’Iva per le cooperative sociali e l’assenza di alcun tipo di considerazione della grave situazione in cui versano le persone con disabilità e le loro famiglie, soprattutto in relazione alla riduzione Irpef. Si aggiunge inoltre a queste la previsione del passaggio all’Inps delle competenze per la stesura della diagnosi funzionale per gli alunni con disabilità, misura che potrebbe comportare ulteriori disagi ad alunni che già fanno i salti mortali per vedersi riconosciuto il proprio diritto ad un’istruzione di qualità”. “Tutte queste misure – dichiara Speziale – si tradurranno in ulteriori tagli a disponibilità e qualità di servizi essenziali per persone e famiglie già spesso allo stremo delle forze, anche perché si innestano su un sistema ormai gravemente compresso, che non regge più e che continua a scaricare il peso e il costo della crisi sulle persone e sulle famiglie più vulnerabili, come appunto quelli in condizione di disabilità”.

“Oggi vorremmo essere in prima fila per discutere di come far avanzare questo nostro Paese, di come costruire un modello di sviluppo improntato al rispetto dei diritti umani di tutti i cittadini, di come garantire la concreta applicazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità – conclude il presidente – e invece, ancora una volta, siamo costretti – nostro malgrado – a scendere in piazza per evitare che ci vengano sottratti pezzi di vita e di diritti ed a presidiare una continua trincea per evitare che questo sistema arretri fino al collasso, con danni irrimediabili per tutti e proprio per questo auspichiamo che insieme a noi sia l’intera collettività a manifestare a Roma il 31 ottobre”. L’associazione ha prodotto una prima analisi delle misure previste dal disegno di legge di stabilità, disponibile sul proprio sito internet.

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