Legge di stabilità, la Fish: "Colpire permessi 104 è scelta banale, demagogica e inefficace"

ROMA. “L’ennesimo colpo assestato alle politiche sociali e ai diritti civili del nostro paese”. E’ il giudizio della Fish sui provvedimenti contenuti nella legge di stabilità approvata dal Consiglio dei ministri e che dovrà essere esaminata e approvata dal Parlamento. Il presidente Pietro Barbieri parla di “politiche sociali completamente annientate” e di un governo che sul tema dei permessi lavorativi per l’assistenza alle persone disabili (legge 104/92) adotta una “scelta banale, demagogica e probabilmente anche del tutto inefficace”.

“Leggeremo con cura e attenzione – dice Barbieri - i testi ufficiali di ciò che il Consiglio dei Ministri ha approvato, ma le anticipazioni sulla legge di stabilità non ci sono affatto gradite: è l’ennesimo colpo che viene assestato alle politiche sociali e ai diritti civili del nostro paese”. “La reazione di incredulità e sdegno si è immediatamente diffusa fra le organizzazioni delle persone con disabilità già dopo le prime indiscrezioni sugli ulteriori tagli ai trasferimenti alle Regioni e agli enti locali e all’ennesima restrizione alla spesa sanitaria prospettata dalla bozza della Legge di Stabilità: le riduzioni progressive che in 4 anni hanno eroso i fondi per il sociale da 2 miliardi e mezzo a 270 milioni di euro, i tagli derivati dal Patto di stabilità, la già pesante sforbiciata dei trasferimenti alle Regioni stanno producendo effetti gravissimi nei servizi alle persone con disabilità e ai non autosufficienti distruggendo una rete di protezione già estremamente esile”. “Le persone – insiste Barbieri - stanno perdendo l’assistenza, il supporto, i servizi e con le misure prospettate dalla legge di Stabilità, le politiche sociali sarebbero completamente annientate”.

“Da questo governo che usa il termine equità ad ogni piè sospinto – continua il presidente della Federazione italiana superamento handicap - ci aspettavamo qualcosa di più serio, una svolta strutturale nella gestione delle politiche sociali: al contrario pone ai primi punti della sua agenda la revisione dell’Isee, lo smantellamento delle agevolazioni fiscali, la riduzione brutale degli interventi di sostegno e di contrasto all’impoverimento. E il massimo che riesca ad elaborare – dice riferendosi alle decisioni che toccano la legge 104/92 - è la riduzione della spesa per i permessi lavorativi a chi assiste un congiunto con disabilità: una scelta banale, demagogica e probabilmente anche del tutto inefficace”. Modalità che viene definita “piuttosto brutale e sbrigativa, e foriera di sperequazioni”.

La Fish indica la necessità di “contrastare questo clima e queste scelte” e aderisce alla mobilitazione “Cresce il welfare, cresce l’Italia” del 31 ottobre prossimo a Roma alla quale hanno aderito oltre 40 associazioni del sociale: “Una grande iniziativa di protesta e di proposta – conclude Barbieri - per chiedere a questo governo e a chi lo sostiene di cambiare rotta: è profondamente sbagliato contrapporre welfare e crescita economica, anzi proprio il welfare rappresenta un motore di sviluppo per far ripartire il nostro paese”.

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