La scuola dei tagli, 150 disabili senza sostegno

LA SPEZIA. Hanno deficit fisici e psichici, ma, nonostante la disabilità, il prossimo anno scolastico non avranno l'insegnante di sostegno. Oltre centocinquanta studenti spezzini si sono visti negare in questi giorni la certificazione dell'handicap da cui dipende la presenza di docenti al fianco degli altri insegnanti di classe. Le decisioni della commissione di valutazione hanno lasciato nelle famiglie amarezza mista a contrarietà. Non da meno la sorpresa nel vedere «tagliare» decine e decine di certificazioni rispetto al passato, quando si contavano sul dito della mano. La «revisione» è finita nel mirino del sindacato al quale sono giunte decine di segnalazioni. L'altro giorno, inoltre, se n'è occupata la commissione consiliare alla pubblica istruzione, presieduta da Paolo Manfredini. Il problema si porta dietro anche la cancellazione di una sessantina di cattedre, assestando un altro duro colpo a discapito dell'occupazione dei docenti. Nella provincia spezzina le certificazioni nell'ultimo anno scolastico sono state 823. Dopo la revisione sono diventate 670. In sostanza 153 alunni a settembre non avranno più l'insegnante di sostegno. Parliamo per lo più di ragazzi che passano da un grado all'altro di scuola. «IL DATO sconcertante è che, a differenza del passato, dove queste certificazioni venivano concesse da una commissione ad hoc dell'Asl, alla presenza ovviamente dello specialista, da quest'anno la valutazione è di pertinenza di una commissione generica che valuta tutte le richieste di invalidità da quelle civili, ai pass per i parcheggi», evidenziano Lara Ghiglione della Cgil scuola e Luca Liguori, consigliere comunale, insegnante. «Mancano ad esempio rincarano la dose le figure del neuropsichiatra, del pediatra, dello psicologo». La sensazione dei genitori e del sindacato è di essere di fronte all'ennesimo taglio, che colpisce ovviamente ragazzi già in difficoltà. Nel mirino il criterio stabilito dalla legge per far scattare la certificazione dell'handicap e quindi il diritto al docente di sostegno. Criterio affidato esclusivamente al quoziente intellettivo. «Tanti studenti osserva Lara Ghiglione hanno invece difficoltà di carattere relazionale, psicologico, neurologico che rendono loro impossibile seguire le lezioni. Per questo hanno bisogno di un supporto. Ne vale la loro programnazione curriculare, il loro futuro di persone». MOLTA AMAREZZA dicevamo, ma non rassegnazione. «Dobbiamo capire afferma la Ghiglione se quello che sta accadendo ha aspetti di illegittimità. In questo caso partiranno i ricorsi legali». «L'idea propositiva prosegue Liguori , uscita dai lavori della commissione del Comune potrebbe essere quella di un intervento della Regione che imponga in commissione medica la presenza del neuro psichiatra infantile. La Regione Emilia Romagna lo ha già fatto con esito favorevole. E' evidente che la certificazione, con tutto quello che ne consegue, non può valere solo per i deficit cognitivi». Si punta anche ad un accordo di programma rispetto alla tutela dell'handicap tra enti, scuola, ministero e Asl. C'E' preoccupazione anche per i tagli agli organici dopo tre anni di lacrime e sangue, costate ai docenti spezzini più di 200 posti. Lo scorso anno gli insegnanti di sostegno erano 390, tra titolari di cattedra (256) e supplenze annuale. Rischiano di scendere a 325.

di Manrico Parma

 

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