Tom, prigioniero di un'infinita solitudine

PIACENZA. "Non mi piace essere diverso. Non mi piace essere nel mio cervello. A volte è come un grande spazio vuoto dove sono completamente solo. E non c'è nient'altro. Soltanto io". Un bambino prigioniero di un'infinita solitudine. E' così che si sente Tom, il simpatico protagonista de Il mistero del London Eye di Siobhan Dowd, edizioni Uovonero, presentato ieri mattina sul Facsal dagli editori Lorenza Pozzi, Sante Bandirali, anche traduttore, ed Enza Crivelli, pedagogista clinica responsabile dell'ambulatorio per l'autismo Anffas di Crema.
Anche il piccolo Tom è affetto da autismo, più precisamente dalla Sindrome di Asperger, termini che però - come annota Simonetta Agnello Hornby nella prefazione - non vengono mai utilizzati dalla scrittrice irlandese, abilissima nel dar voce a questo bambino speciale che ci racconta come vede il mondo e i suoi rapporti con adulti, familiari e coetanei.
Dowd è morta nel 2007, stroncata da una grave malattia a soli 47 anni, ma i proventi delle sue opere continuano a essere devoluti alla fondazione che porta il nome della scrittrice, con la finalità di promuovere la lettura fra i ragazzi che vivono in aree socialmente disagiate. Rivolto ai più giovani, ma in realtà un incontro decisamente piacevole per persone di qualunque età, Il mistero del London Eye, stampato a Piacenza nella tipografia delle Grafiche Lama, narra di una strana sparizione. Il cuginetto Salim, per metà inglese (è figlio della sorella della mamma di Tom), per metà pakistano, si è volatilizzato nel nulla, dopo essere salito sulla ruota panoramica per ammirare Londra dall'alto.
Ospite per pochi giorni della famiglia della zia, Salim è in procinto di trasferirsi Oltreoceano insieme alla vulcanica madre, lasciandosi alle spalle Manchester dove a sua volta, per il colore della pelle, aveva subito la discriminazione dei compagni e sperimentato, come Tom, un senso di isolamento totale, però aveva anche stretto amicizie, nel tentativo di adattarsi a un ambiente ostile. Tom, affiancato da una sorella più grande e volitiva, trasforma quanto succede attorno a lui in termini meteorologici, che diventano la chiave con cui decifrare la realtà. E sarà sempre Tom a offrire l'elemento determinante per capire cosa sia successo al cugino.
Fondata a Crema, la casa editrice Uovonero con questo primo romanzo pubblicato è approdata in finale al Premio Andersen. In catalogo ha inoltre saggi sull'autismo e la sindrome di Asperger, giochi da tavolo pensati per bambini disabili e coloratissimi volumi dalla confezione particolare per renderli adatti ai piccoli con difficoltà di lettura, problemi di mototricità o con uno stile di pensiero molto visivo. (a. a.)

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