I prof senza posto aiuteranno i disabili

PALERMO. Pur di non perdere il posto, centinaia di professori siciliani stanno per “inventarsi” insegnanti di sostegno. Togliendo a loro volta una chance di lavoro ad altrettanti precari, e suscitando perplessità e lamentele tra le famiglie degli alunni disabili, che hanno lanciato una petizione online per dire «no alla riconversione su sostegno». «Mio figlio — racconta Tiziana Gatto — frequenta la terza elementare
ed è autistico. Già non è facile trovare un docente specialista che capisca di autismo. In più, i supplenti cambiano ogni anno e spesso dobbiamo lottare per ottenere tutte le ore di sostegno di cui hanno bisogno i nostri figli. Figuriamoci adesso che ci può capitare un docente “riconvertito” con pochissime ore di formazione alle spalle».
La questione nasce con i tagli derivanti dalla riforma Gelmini. In Sicilia sono 2.083 i docenti in soprannumero: di ruolo ma senza cattedra. Ogni anno, per evitare di pagarli a vuoto, i provveditorati
cercano di collocarli su qualche cattedra vacante, ma non sempre ci riescono. Così, per contrarre la spesa pubblica, il ministero ha lanciato a maggio i “corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno destinati al personale docente in esubero”. E sulla testa degli oltre mille supplenti di sostegno siciliani in servizio è caduta un’enorme tegola. Gli insegnanti in soprannumero, infatti, hanno aderito in massa ai corsi
di riconversione e, appena saranno idonei, verranno affiancati a un alunno disabile, soffiando il posto a un precario.
Patrizia Imburgia, 42 anni, da undici precaria, è supplente di sostegno alla scuola elementare e adesso teme il peggio. «Nonostante tre lauree, diverse specializzazioni e alcuni master, rischio di non ottenere più l’incarico che mi consente di tirare avanti. È semplicemente vergognoso ». Già, perché il corso di riconversione durerà in tutto 426
ore, una parte delle quali da seguire comodamente online da casa. Ma basterà avere superato il primo step — 148 ore, 39 delle quali online — per essere spediti a scuola. Gli specialisti, invece, hanno seguito un corso di 900 ore, durato due anni, e un tirocinio.
Per la scuola siciliana, la riconversione su sostegno rappresenta un taglio “nascosto” di mille o più posti. Ma, ascoltando le voci dei docenti in esubero, anche per loro la vita non è affatto
facile a scuola. «I colleghi di sostegno — dice un docente in esubero, che preferisce rimanere anonimo — ci odiano perché si sentono defraudati. Ma noi non abbiamo colpa: siamo costretti a partecipare al corso». Per i docenti in esubero, infatti, si possono aprire le porte della mobilità verso altri settori della pubblica amministrazione o, in assenza di posti, addirittura la cassa integrazione e il licenziamento.

di Salvo Intravaia

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