Dimenticato il centro modello per curare i bambini autistici

MILANO. Doveva essere il fiore all´occhiello dell´ospedale San Paolo: un polo di eccellenza per la cura dei bambini autistici, non solo di Milano ma di tutta la Lombardia. Ma il Centro per lo studio e la cura dei disturbi dello sviluppo dell´autismo finora è rimasto soltanto su carta, nonostante l´appalto per assegnare i lavori risalga a un anno fa - è stato pubblicato il 27 maggio 2011, e doveva chiudersi il 30 giugno successivo, ma risulta ancora aperto - e il progetto scientifico da sviluppare nella struttura sia pronto. «A questo punto, temiamo che gli interventi non partano più - dice Giambattista Lomartire, rappresentante di Angsa Lombardia, l´associazione che riunisce i genitori di bambini autistici - . Sarebbe un fatto gravissimo, soprattutto considerando che la lista dei pazienti in attesa per iniziare le cure è molto lunga».
Un polo di eccellenza per curare i bambini autistici della regione: questo il progetto alla base del Centro per l´autismo, che le associazioni dei genitori chiedono con forza. Da 20 anni i piccoli malati vengono infatti curati in una sede "provvisoria" in via Vallarsa 19, alle spalle di corso Lodi: «Una struttura vecchia e fatiscente, in cui accade anche di vedere dei topi passare nel cortile», dice Lomartire. Dopo anni di battaglie, nel 2010 viene individuata la nuova sede: uno stabile di 1.150 metri quadri di proprietà comunale in via Ovada, zona Famagosta. Il palazzo viene consegnato da Palazzo Marino all´ospedale - con tanto di taglio del nastro inaugurale - dal sindaco Letizia Moratti l´8 ottobre 2010. Il bando per assegnare i lavori di ristrutturazione del "rustico" (con un investimento di poco superiore al milione di euro, proveniente dal bilancio dello stesso San Paolo) viene pubblicato poco dopo, alla fine di maggio 2011, con scadenza il mese successivo. Da allora però tutto è fermo: la procedura è ancora aperta e il polo - la cui ristrutturazione doveva essere completata entro il 2011 - è lontano dall´essere in funzione. L´ospedale mette dei paletti e assicura che il cantiere sta per partire: «Dopo alcune verifiche, abbiamo dovuto revocare i lavori alla ditta prima aggiudicataria dell´appalto - spiega Enzo Brusini, dg del San Paolo - . I lavori sono stati assegnati alla seconda classificata, e inizieranno a breve. La nostra speranza è di riuscire a inaugurare il centro entro il prossimo autunno».

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