Accettare la diagnosi e orientare lo sviluppo

 FRANCOFONTE. «Il triangolo nord della provincia di Siracusa è "un'isola nell'isola" per l'attenzione nei confronti dei bambini autistici». Così Pippo Pavone, vicepresidente dell'associazione Autismo domani, sodalizio che raggruppa le famiglie di Lentini, Carlentini e Francofonte. I bambini autistici, soggetti che sorridono, ma non ti sorridono, riconoscono, ma non ti riconoscono, apprendono e un momento dopo mostrano di non aver appreso, rappresentano ancora un mondo da scoprire e impongono alla società sfide quotidiane e faticose. Il distretto sociosanitario del triangolo nord ha dedicato molte energie ai soggetti autistici, in collaborazione con gli enti locali, le scuole e le famiglie dei bambini, caratterizzati da questo disturbo dello sviluppo. «Il nostro distretto è l'unico in Sicilia - sottolinea Pavone - ad avere finanziato il progetto riabilitativo nelle scuole. Oggi può contare sull'apertura del centro di accoglienza diurna per autistici previsto da un protocollo di intesa tra Asp e Comune di Francofonte». Il percorso per arrivare a questi importanti traguardi non è stato semplice: «Nel 2000 ancora il triangolo nord della provincia - racconta Pavone - aveva solo due casi certificati di autismo, quello di mia figlia e quello del figlio del presidente della nostra associazione, Ettore Gula. La nostra prima fatica è stata quella di avere contezza del fenomeno nel territorio. Grazie al sostegno della Neuropsichiatria infantile di riferimento, oggi i casi di autismo sono stati oggettivamente riconosciuti». I genitori dei ragazzi autistici periodicamente si incontrano alla Neuropsichiatria infantile di Lentini per concertare azioni a supporto di altri genitori. «Lancio un appello - continua Pavone, visibilmente commosso - a tutti i genitori. Accettare la diagnosi di autismo non è semplice. All'inizio la si rifiuta e si soffre. Poi la realtà impone difficili scelte. Per aiutare mia figlia Alessia il primo passo era accettare il suo "essere". Dall'autismo non si guarisce. Il nostro compito di genitori è cercare di assicurare ai figli una vita migliore. Indispensabile è la diagnosi precoce per intervenire tempestivamente e orientare lo sviluppo di questi ragazzi. Non bisogna rifiutare l'essere dei nostri figli, ma accettarlo per il loro bene». Oggi Alessia vive una quotidianità normale per il suo stato. «Dobbiamo ringraziare le istituzioni - conclude Pavone - dagli enti locali, alla Neuropsichiatria, ai dirigenti scolastici che in sinergia hanno reso la vita degli autistici del territorio dignitosa e qualitativamente migliore. In particolare, Francofonte grazie al sindaco Castania e al direttore dell'Asp Maniscalco conta sul secondo centro in Sicilia per l'accoglienza diurna degli autistici».

di Antonella Frazzetto

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