Autismo, il metodo A.b.a funziona. Parola di genitori

 MILANO. Il metodo A.b.a nell'approccio all'autismo funziona. Parola di genitori. A Lodi, da due anni alla Fondazione Danelli è stato avviato un progetto sperimentale che coinvolge venti bambini autistici e i loro genitori. Il metodo utilizzato, Applied Behavior Analysis, sta riscuotendo buone risultati. In una lettera aperta i genitori di questi bambini spiegano che "siamo desiderosi di portare la nostra testimonianza nel vivace dibattito (quasi una querelle) generato dalla pubblicazione delle nuove linee guida".

I bambini sono seguiti in gruppo: un'equipe "di terapisti di varia formazione ha messo a punto un progetto riabilitativo intensivo, altamente individualizzato, incentrato sull’A.b.a. (ogni bimbo riceve 1h e 30’ al giorno con rapporto 1:1 con l’operatore) integrato con altri approcci terapeutici individuali e di gruppo studiati caso per caso: logopedia, attività di acqua-relazione, musicoterapia,clown terapia e, per i ragazzini più grandi, educazione sessuale e percorso sull’autonomia. L’A.b.a. è svolto in gruppo(cinque terapiste e cinque bambini) e le operatrici sfruttano le occasioni che si creano all’interno di questo contesto per favorire l’interazione fra pari". "Siamo sconcertati quando sentiamo parlare di A.b.a. come di 'Educazione da Robot' in quanto il fattore fondamentale di questo approccio, quando è realizzato bene, è il lavoro sulla motivazione del bambino, sul coinvolgerlo emotivamente, soprattutto attraverso il gioco e la relazione, per ottener! e la sua collaborazione al progetto educativo".

Il progetto coinvolge anche i genitori, che ricevono un supporto psicologico, partecipano a incontri di formazione e possono periodicamente assistere agli incontri dei figli. "Questa attenzione alla formazione e al sostegno alle famiglie -scrivono nella lettera aperta- realizza l’auspicio di tanti studiosi di autismo italiani e stranieri (Zoppella, Micheli, Greenspan e Wieder, Schopler…)che hanno spesso insistito su questo punto. La famiglia diventa in questo modo un punto di forza, una risorsa nella quotidianità anziché un nucleo in crisi. Su iniziativa dei genitori, all’interno del nostro gruppo sono stati avviati due progetti importanti che testimoniano questa rinnovata energia: un percorso di avviamento alla pratica sportiva e un altro di “Educazione all’Igiene orale” presso l’Università degli Studi di Milano". Per questo i genitori auspicano più iniziative a sostegno dei bambini autistici. "È urgente che su tutto il territorio nazionale si esca dalla po! sizione di stallo in cui ci troviamo e che si realizzino progetti di largo respiro per questi bambini che spesso presentano margini di recupero incredibili, aiutando le famiglie a uscire dal senso di impotenza che spesso l’autismo genera".

Condividi su Facebook