Beppe Grillo sull’autismo: la dura reazione della Fondazione Oltre il Labirinto

Siamo pieni di autistici, l’autismo è la malattia del secolo. L’autismo non lo riconosci, per esempio è la sindrome di Asperger, c’è pieno di questi filosofi in televisione che hanno la sindrome di Asperger, di quelli che parlano in quel modo e non capiscono che l’altro non sta capendo. Hanno quel tono, c’è pieno di psicopatici.

Così urlava domenica Beppe Grillo davanti al popolo del M5S.

“L’indignazione delle associazioni e le richieste di scuse non servono a nulla quando siamo davanti a una inarrestabile ignoranza che rischia di travolgerci tutti e tutto. Ora basta! Da anni sopportiamo millantatori e mascalzoni che disinformano”con teorie folli a carico dell’autismo cavalcando non solo le teorie errate che hanno causato danni per anni.
Mi riferisco al Sig. Bettelheim (1967) che fu uno il primo autore a usare il termine madre frigorifero, concetto in realtà esaltato già a metà anni 40, dal Sig. Kanner che partendo dall’analisi dei suoi pazienti, dedusse in modo avventato ed erroneo che la mamma era la causa dell’autismo del figlio in quanto fredda, perfezionista, distaccata priva del senso dell’umorismo e che trattava le persone sulla base di una meccanizzazione dei rapporti umani; in poche parole questo comportamento e attitudine era la causa dell’autismo dei figli. Queste sciocchezze furono smentite trent’anni dopo da un certo Sanua, che utilizzando una corretta metodologia statistica, confutò la tesi del genitore-frigorifero, dell’autismogeno. Purtroppo, ancora oggi, e lo dico per averlo vissuto sulla mia pelle, si sente parlare di queste tesi folli da spregiudicati inutili esperti! Ma le parole di Grillo mi indignano. Il comico genovese parla di malattia”. A dirlo è Mario Paganessi, della Fondazione Oltre il Labirinto di Treviso.

E continua: “L’autismo non è una malattia, una malattia si può curare, l’autismo no. Gli attivisti del M5S cavalcano il movimento no vax, insultando scienziati ed esperti, attaccano Telethon, difendono buffonate come il metodo Di Bella, postano bufale sull’AIDS che non esiste e sull’uso della mammografia per farci ammalare. Per non parlare delle scie chimiche, del pomodoro antigelo, dei microchip all’interno del corpo umano e così via”.

“Nel 1866 – conclude Paganessi – lo storico meridionalista Pasquale Villari scriveva: Bisogna che l’Italia cominci col persuadersi che v’è nel seno della Nazione stessa un nemico più potente dell’Austria, ed è la nostra colossale ignoranza. Oggi come ieri”.

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