Progetto Filippide. Corsa e vela per aiutare 400 autistici

SIRACUSA. A Siracusa sono circa 400 gli autistici ed è stato riscontrato - in alcuni di loro - che grazie all'attività sportiva si è giunti ad una minore assunzione di farmaci e a una maggiore capacità di espressione di bisogni e desideri. Questi i risultati del progetto "Filippide", presentati di recente all'Ars e che ha avuto il bene stare da parte della commissione regionale alla Sanità. Il progetto rientrerà tra i servizi offerti dalle Asp siciliane e sarà finanziato con i fondi della legge 19 del 2005.
Sono previste per i ragazzi autistici attività sportive, dalla corsa alla vela. Considerato che gli studi sul progetto Filippide mostrano come siano migliorate le capacità relazionali dei soggetti autistici che si dedicano allo sport, anche quando lo praticano in forma agonistica e quindi con allenamenti impegnativi. «Si tratta di un risultato desiderato sia da tutte le famiglie sia in tutte le città siciliane - dice Antonio Esposito, responsabile dell'iniziativa - infatti nei giorni scorsi la commissione Sanità dell'Assemblea regionale siciliana e lo stesso assessorato ci ha ricevuti e dopo averci ascoltato è arrivata la bella notizia: l'approvazione del progetto che tra l'altro il 24 ottobre compie 10 anni. Insomma, è il caso di affermare che non potevamo festeggiare in modo migliore. Tra l'altro la legge 19 prevede di destinare lo 0,1 per cento dei fondi strutturali alla cura dell'autismo, e la nostra richiesta era di indirizzare una parte di queste somme alla pratica sportiva considerata la valenza terapeutica. Una richiesta accolta in pieno, al punto che l'assessorato regionale ha deciso di avviare una ricognizione in tutte le Asp affinché ne tengano conto».
Presto, dunque, le famiglie di soggetti autistici potranno chiedere alle Asp di ammettere i figli alla pratica dello sport, godendo anche delle necessarie figure professionali di supporto, come psicologi e laureati in scienze motorie. «Prossimo step - dice Esposito - è quello di incontrare i direttori generali delle Asp per aggiornarli e per ottenere la presenza di nostri rappresentanti nei Comitati consultivi aziendali».

 

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