Autismo: al via il primo progetto di co-housing in Europa

Villaggio Godega 4Autism

Lo realizza la Fondazione Oltre il Labirinto onlus. Si integrerà con la comunità anche grazie a negozi e attività varie gestite dai disabili.

TREVISO - Sta prendendo forma il primo progetto di "Cohousing per Autismo" in Europa. Ideato e realizzato a cura della Fondazione trevigiana "Oltre il Labirinto" onlus, offrirà a ragazzi adulti autistici, alle loro famiglie e ad operatori la possibilità di stare tutti insieme, integrandosi con le comunità di Godega di Sant'Urbano.

L'obiettivo primario è dare dignità a persone autistiche, integrandole in un territorio idoneo e adatto a loro, ispirandosi a quando affermava papa Giovanni Paolo II "... anzitutto il diritto che ha ogni uomo e ogni donna disabile, in qualunque Paese del mondo, ad una vita dignitosa. Non si tratta solo di soddisfare determinati bisogni, ma più ancora di vedere riconosciuto il proprio desiderio di accoglienza e di autonomia...".

Ambizioso anche l'investimento: circa 3 milioni di euro, di cui 1,5 milioni sono stati richiesti alla Regione tramite i "Fondi di Rotazione" (un prestito a tasso zero da restituire in 20 anni). Il resto lo investono le famiglie, ma la Fondazione confida anche molto nella generosità di privati e associazioni. La Fondazione ha già contattato l'assessore regionale ai Servizi sociali, Remo Sernagiotto, inviandogli anche l'intero progetto che prevede che i ragazzi autistici abili al lavoro possano creare strutture commerciali, ma anche di svago e sportive fruibili da parte di tutti e dai turisti.

Fin da subito otto famiglie trevigiane sono pronte a trasferirsi a Godega, con l'incoraggiamento delle rispettive amministrazioni comunali, acquistando casa e mettendo a disposizione l'abitazione per consentire ai soggetti autistici di svolgere varie attività e terapie, per esempio pittura, musicoterapia, logopedia, sia mettendo a disposizione le proprie competenze manageriali e artigianali per dar forma al progetto che consentirà ai propri figli di rendersi il più indipendenti possibile. Il progetto può diventare il primo di altri che potranno svilupparsi nel territorio, fra l'altro hanno già dato la propria disponibilità a trasferirsi nella Marca anche famiglie che risiedono fuori regione.

"Si tratta di un progetto pilota unico in Europa per la peculiarità di essere declinato in un territorio ampio. Rispetto all'attuale situazione che vede il sorgere di villaggi chiusi dove se pur con varie attività (agricoltura, pastorizia, laboratori, ecc…) i soggetti sono in parte isolati dal mondo e lontani dai genitori e passano la loro vita all'interno della comunità, in questo caso l'idea è di creare una struttura residenziale centrale, già esistete, che può accogliere circa quindici soggetti autistici adulti e strutture lavorative, occupazionali ubicate anche a distanza di qualche chilometro, oltre al fatto che le famiglie si trasferiranno per rimanere vicini ai figli e integrarsi in base alle proprie capacità alla vita del "villaggio" ha affermato il dott. Lucio Moderato, direttore scientifico della Fondazione "Oltre il Labirinto" è uno dei principali esperti di autismo in Italia.

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