Presto i Lea per l'autismo: pronto il testo unificato su assistenza e compiti delle Regioni

Presto i Lea per l'autismo. A deciderlo è il testo unico varato ieri dalla commissione Igiene e Sanità del Senato che accorpa i quattro Ddl in discussione. E che fissa come paletto per l'erogazione delle prestazioni le linee guida sul sul trattamento dei disturbi dello spettro autistico che devono essere aggiornate ogni tre anni dall'Istituto superiore di Sanità.

Le linee guida
Si devono occupare degli interventi farmacologici e non farmacologici per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico basate sull'evidenza, per distinte fasce d'età, di soggetti trattati.
L'Istituto Superiore di Sanità pubblica e aggiorna ogni tre anni l'elenco degli esperti esterni e dei centri scientifici e clinici che collaborano alla redazione delle Linee guida. Prima di ogni approvazione triennale delle Linee guida, l'Istituto Superiore di Sanità pubblica il relativo progetto nel proprio sito internet, invitando le istituzioni e le figure professionali coinvolte nell'assistenza a soggetti con disturbi dello spettro autistico a fornire suggerimenti e osservazioni. L'Istituto superiore di Sanità mette a disposizione degli interessati procedure informatiche in grado di agevolare l'invio delle osservazioni.

Esenzioni
Entro sei mesi dalla conversione in legge del Ddl il ministro della Salute dovrà emanre un decreto di aggiornamento del regime delle esenzioni relativo all'autismo.

I compiti delle Regioni
Lo strumento da utilizzare sono i piani sanitari regionali, che dovranno contenere progetti, azioni programmatiche e altre iniziative per la prevenzione, la cura e la riabilitazione dei soggetti affetti da disturbo dello spettro autistico.

Nelle Regioni dovranno essere previsti centri di riferimento con compiti di coordinamento dei presìdi della rete sanitaria regionale e delle province autonome, per di garantire la diagnosi tempestiva e stabilire percorsi diagnostici terapeutici e assistenziali per la presa in carico di
minori, adolescenti e adulti con disturbi dello spettro autistico

Otto gli obiettivi da raggiungere:

a) promuovere la realizzazione sul territorio di servizi gestiti da unità funzionali multidisciplinari per la cura e la riabilitazione delle persone autistiche;

b) promuovere la formazione sugli strumenti di valutazione e le metodologie validati a livello internazionale, nel rispetto delle linee guida degli operatori sanitari dei servizi di neuropsichiatria infantile, di riabilitazione funzionale e di psichiatria;

c) promuovere la formazione sulle metodologie di intervento educative, validate a livello internazionale, degli insegnanti che seguono alunni con disturbi dello spettro autistico;

d) incentivare progetti sull'educazione sanitaria delle famiglie che hanno in carico persone affette da autismo, per ottimizzare le competenze, le risorse e la collaborazione con i servizi di cura;

e) garantire la tempestività e l'appropriatezza degli interventi terapeutici attraverso un efficace scambio di informazioni tra operatori sanitari e famiglie;

f) prevedere misure di coordinamento tra i servizi di neuropsichiatria infantile e di psichiatria per garantire la presa in carico e il corretto trasferimento di informazioni nel passaggio all'età adulta;

g) rendere disponibili sul territorio strutture diurne e residenziali con competenze specifiche sui disturbi dello spettro autistico in grado di effettuare, insieme ai servizi territoriali, la presa in carico di soggetti minori, adolescenti e adulti;

h) promuovere progetti finalizzati all'inserimento lavorativo di soggetti adulti con disturbi dello spettro autistico, che ne valorizzino le capacità.

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