Autismo e disabilitą, Vicenza cittą amica

VICENZA. “Vicenza, città autism friendly”. Un marchio di turismo di qualità che vede la città capofila di un progetto destinato a coinvolgere strutture ricettive di tutta Italia.

INIZIATIVA. L´ambiziosa iniziativa è stata presentata ufficialmente in questi giorni e godrà di una vetrina d´eccezione nell´ambito di Gitando.all, la Fiera del tempo libero e del turismo per tutti, che aprirà i battenti in città il prossimo 3 aprile. I promotori del progetto - il blog Wisteria Blue e la Cooperativa sociale Primavera 85, con il supporto delle Associazioni Autismo Triveneto Onlus e Angsa Veneto - coglieranno, infatti, l´occasione per spiegare ai tanti visitatori attesi alla manifestazione la filosofia dei gesti di accoglienza “Autism friendly”.

DISABILITÀ. L´idea di fondo riprende quanto accaduto con la celiachia, disturbo sconosciuto ai più fino a qualche anno fa e ora motivo di distinzione per le strutture che offrono menù appositi per celiaci. Lo stesso dovrebbe accadere nei confronti di chi è affetto da autismo. Persone che soffrono di un´invalidità particolarmente invasiva non solo a livello individuale, ma per tutta la famiglia, che si trova a vivere in un isolamento forzato, dovuto alla difficoltà di gestire il proprio figlio in contesti sociali. Spesso, poi, uno dei genitori è costretto a lasciare il lavoro per seguire il figlio malato, il che implica minori disponibilità economiche da spendere in quelle attività ricreative delle quali le stesse famiglie avrebbero bisogno per staccare la spina ogni tanto ed evadere da una quotidianità molto pesante da affrontare.

LUOGHI. Ecco, allora, l´idea di creare una rete di luoghi dove queste persone si sentano accolte e non guardate con paura o sospetto: alberghi, ristoranti, gelaterie, campeggi e villaggi vacanze dove un ragazzo autistico possa esprimere le proprie esigenze, ad esempio, attraverso il monitor di un computer ed essere ascoltato e rispettato. Solo così Vicenza, e poi il Veneto e poi tutta Italia, diventerebbero inclusive, perché aprirebbero le porte a una fetta di potenziali turisti che aspettano solo di essere accolti. E che, tramite il passaparola, si segnalerebbero i locali “autism friendly”.

IL PROGETTO. Ideatrici del progetto sono due donne vicentine, Elisabetta Tonini, mamma di Luca, adolescente autistico, e l´amica, Chiara Bortolaso, che hanno preso spunto da un´iniziativa analoga avviata a Rimini un anno fa: si chiama “Friendly Autismo Beach” e coinvolge una cinquantina tra alberghi e strutture balneari della Riviera Romagnola, impegnati nell´accogliere le famiglie con persone autistiche. «Perché limitarsi alle spiagge?», hanno pensato le due donne, convinte che chi vive questa condizione abbia il diritto di visitare l´Italia intera.

CITTÀ PILOTA. Da lì a trasformare quel gioiellino d´arte e cultura in cui vivono nella prima città “Autism Friendly” il passo è stato quasi scontato. L´assessore alla Comunità e alle famiglie, Isabella Sala, informata dell´iniziativa, si è detta molto interessata al progetto, che dovrà coinvolgere anche altri assessorati, come quello al turismo. Vicenza città pilota dunque, con al timone due signore alle quali non mancano certo le idee per trasformare quella che da qualche anno mira a diventare un´ambìta meta turistica in una destinazione davvero inclusiva e di qualità.


 

Condividi su Facebook