Venezia diventa accessibile Ecco le guide per turisti down

VENEZIA. Quattro guide turistiche ad alta comprensibilità dedicate a Venezia. A realizzarle, un gruppo di ragazzi con sindrome di Down. Un linguaggio semplice, caratteri chiari, molte immagini per un progetto avviato dalla sezione Venezia-Mestre dell'Aipd (associazione italiana persone down) e pensato per mettere in campo le competenze di cinque ragazzi con sindrome di Down, dai 25 ai 30 anni, in età lavorativa ma disoccupati, supportati da un gruppo di operatori dell'associazione. L'obiettivo? Realizzare guide turistiche di facile utilizzo, destinate a persone con disabilità intellettive, far conoscere le potenzialità delle persone con sindrome di Down e cancellare, così, i pregiudizi. Il progetto si chiama «Alla scoperta di Venezia e della sua laguna», «tutti i lunedì mattina ci troviamo in sede a Mestre per mettere in ordine il materiale raccolto e scrivere - spiega la coordinatrice dell'Aipd veneziana, Francesca Pinto -. Abbiamo già chiuso la prima delle quattro guide e stiamo lavorando con i ragazzi alla seconda. Dopo aver ricevuto un contributo da Coop Adriatica, nella primavera di quest'anno ci siamo messi all'opera: abbiamo iniziato a raccogliere materiale camminando per Venezia, visitandone sia i luoghi più conosciuti che quelli meno turistici, gustando i "cicchetti" nei bacari, riscoprendo feste e tradizioni popolari». E Francesca continua: «Quando si parla di turismo per disabili viene spontaneo pensare solo ai disabili fisici. Noi vogliamo metterci al servizio del disabile intellettivo e iniziare realizzando materiali informativi di facile consultazione. Ho un sogno: vedere i miei ragazzi in visita in qualche città d'arte con le loro guide in mano. L'obiettivo è proprio quello di renderli autonomi, di non dover continuare per sempre a tradurre per loro linguaggi troppo complessi, ma di poterli presto osservare mentre consultano una guida senza chiedere aiuto, mentre si muovono agevolmente in questa o quella città». Quattro guide, dunque, per vivere Venezia seguendo i suggerimenti e le esperienze dei ragazzi dell'Aipd. Una generale sulla città, per visitarne i luoghi più famosi in un paio di giorni; una dedicata alle feste tradizionali (Carnevale, Regata Storica, Redentore) e ai piatti tipici («rubando, si fa per dire, ricette nelle osterie o nelle cucine delle mamme e delle nonne»). E ancora, la terza sarà dedicata agli angoli più curiosi e nascosti e l'ultima traccerà una mappa delle isole. «Ora ci stiamo organizzando per stamparle - spiega Francesca Pinto -. Coop ci ha indicato un editore e, se tutto andrà bene, potremo uscire con la prima pubblicazione tra la primavera e l'estate del 2014 e distribuirle negli alberghi, nei musei e nelle scuole. La nostra prima guida, inoltre, andrà a inaugurare il progetto europeo lanciato dall'Aipd nazionale poco dopo l'avvio del nostro. Si chiama "Turisti non per caso" e aprirà con noi per poi produrre altre guide a livello internazionale. Oltre a Venezia, altri ragazzi con sindrome di Down racconteranno La Valletta, Budapest e Praga. Le redazioni si sono già incontrate e sono stati organizzati viaggi e visite di esplorazione della propria città e di quelle dei partner». Da oltre trent'anni l'Aipd lavora su tutto il territorio nazionale e oggi conta 45 sezioni locali. L'associazione accompagna il «divenire adulti» delle persone con sindrome di Down, sostenendo le loro famiglie, promuovendone il protagonismo e l'autonomia, stimolandone l'inserimento scolastico, lavorativo e sociale. La sezione Venezia-Mestre ha, inoltre, avviato importanti progetti per favorire la residenzialità e la vita autonoma, attraverso esperienze di vita domestica senza i genitori. Francesca Boccaletto

ELORENZINI BORDERO FBOCCALETTO

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