Autismo, fiaccolata delle famiglie contro l'indifferenza

PALERMO. Il raduno dei partecipanti alla fiacccolata delle famiglie dei bambini autistici è previsto lunedì sera a piazza Politeama a Palermo. L’obiettivo è quello di manifestare contro l’indifferenza delle istituzioni, la negazione dei diritti dei soggetti autistici, lo smantellamento dei servizi pubblici rivolti ai soggetti autistici, il taglio delle ore di sostegno nelle scuole e la prassi disumana per il riconoscimento dell’invalidità civile. Le famiglie degli autistici chiedono a gran voce l’applicazione immediata delle linee guida per l’autismo, la creazione di poli specialistici nelle Asp siciliane, il diritto del rapporto uno a uno alunno-insegnante, l’intervento domiciliare per i soggetti autistici e il pieno riconoscimento dell’invalidità.

“Il 2 aprile le nostre fiaccole accese, tengono vive le nostre speranze, gridano e rompono il muro dell’indifferenza, restituiscono voce ai figli del silenzio – scrive l’associazione L’autismo parla -, chiedono servizi diritti e tutele, chiedono ricerca scientifica in un Italia in cui ci sentiamo dire che non si può fare ricerca sull’autismo perché di autismo non si muore. Vi chiediamo, di dare voce ai diritti negati, alle ingiustizie, al totale disservizio del sistema sanitario e sociale che costringe le famiglie a spese folli in termini di terapie private che oscillano quando va bene tra 1500 e 2000 euro”.

“Siamo genitori di bimbi e ragazzi autistici siciliani e sentiamo il bisogno di scrivere a cuore aperto, sorvolando formalismi di ogni genere, per chiedervi di richiamare l’attenzione dei media ricordando loro che, come ogni anno, il prossimo 2 Aprile è la giornata mondiale e cittadina dell’autismo – continua il comitato di genitori -. In Sicilia ci sono circa 5 mila autistici, 1800 dei quali solo a Palermo e provincia. Difficile spiegare da mamme e papà, a chi non sa, cosa sia l’autismo, possiamo solo dire che fino ad un anno un anno e mezzo di vita i nostri bambini non hanno assolutamente nulla, e il nostro cuore si riempie di gioia nel vederli crescere, fino a quando improvvisamente il loro sguardo inizia a spegnersi e la loro voce viene rotta dal silenzio. Nessun giocattolo li interessa più e si chiudono in un guscio che allontana qualunque relazione, qualunque suono, lasciandoli imprigionati in un mondo tutto loro custodito da una cappa impenetrabile”.

“L’autismo, resta invisibile nei nostri bambini, non ha colore, non ha religione, lavora velocemente, più veloce di un cancro, aids e diabete infantile messi insieme – scrivono ancora i familiari -, ti porta via ogni speranza, ti rende impossibile pensare di andare in chiesa, ad una festa di compleanno, in un parco pubblico, senza combattere e senza soffrire. L’autismo ti priva del tuo bambino, ti sveglia la notte e piangendo non puoi far altro che chiederti cosa ne sarà di lui quando sarai morto”. “Noi siamo mamme e papà, nonni e fratelli e da quando l’autismo è arrivato nelle nostre vite per strapparci ogni speranza non facciamo altro che lottare e combatterlo – dice Rosi Pennino, una mamma di una bambina artistica di 9 anni -, denunciando l’inaccettabile inadeguatezza dei luoghi in cui vivono i nostri bambini, l’ignoranza, l’assenza di servizi, di leggi, di diritti”.

La mattina di lunedì prossimo il comitato "L'Autismo Parla" realizzerà in 14 scuole alcune iniziative di sensibilizzazione. Gli alunni delle scuole medie e superiori visioneranno il film "Temple Grandin" tratto da una storia vera di una donna autistica. In alcune scuole elementari, invece, verrà proiettato un racconto con le illustrazioni del libro "Il canto di Ario" e in altre verrà visionato un video " Il fratellino della Luna" che spiega tutte le caratteristiche e difficoltà di un bambino autistico.
 

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