Storie di autismo

 L'INAUGURAZIONE DELLA RASSEGNA dal 29 marzo sullo schermo

Daniela Cavalla

TORINO. Il tema dell'autismo in copertina in questi giorni sul settimanale «Panorama» e prossimamente nel libro «Se ti abbraccio non aver paura» di Fulvio Ervas è al centro della rassegna organizzata per il quarto anno consecutivo dall'Associazione Museo Nazionale del Cinema. A cura di Marco Mastino e Ginevra Tomei, conta sul sostegno di Fondazione Paideia Onlus, Fondazione CRT, Angsa Piemonte Onlus, Gruppo Asperger Onlus e Comitato Siblings Onlus. Inaugurazione giovedì 29 marzo alle 20,45 al Romano in Galleria Subalpina con l'anteprima italiana di «Snow Cake», pellicola di sei anni fa girata da Marc Evans con un eccellente cast formato da Sigourney Weaver, Alan Rickman e la Carrie Ann-Moss di «Matrix». Si racconta la storia di un cinquantenne dal carattere introverso e spigoloso che durante un viaggio in macchina viene coinvolto in un incidente stradale in cui perde la vita la ragazza a cui aveva dato un passaggio. L'uomo ritiene di dover essere lui a dare la notizi! a alla madre della giovane: arrivato a destinazione, scopre che la donna è autistica e indifferente a ciò che la circonda. Proiezione in versione originale con sottotitoli in italiano, ingresso libero. Al dibattito successivo intervengono Marina Gandione, Tiziana Melo De Acetis e Stefania Goffi. «Cineautismo» prosegue sabato 31 a Il Movie del Cineporto.

*** I curatori. IL NOSTRO PROGETTO

di Marco Mastino e Ginevra Tomei

Trovarsi adesso ad iniziare la IV edizione di cinemAutismo ci sembra quasi incredibile! Incredibile soprattutto pensando a quando quest'idea è nata, quasi per scommessa, nel 2009 parlando con un grande amico, Paolo Maranini, sull' estrema ricchezza negli ultimi anni di film che, in maniera più o meno esplicita, indagavano ed esploravano l'autismo in tutte le sue numerose varianti e che, soprattutto, iniziavano a farlo in maniera consapevole.

Fino a pochi anni fa, per i più, il punto di riferimento cinematografico (e forse anche «sociale»), era quel «Rain Man» di Barry Levinson, che, pur nei suoi limiti di approssimazione e idealizzazione del personaggio «autistico», ha avuto l'importante merito di aprire una breccia sul tema.

In poco tempo (e con molta fortuna), nel maggio 2009 si decise quindi di organizzare la prima edizione di quello che sarebbe poi diventato cinemAutismo. Fin da subito fu chiara la possibilità di fare non solo un utile lavoro di diffusione e conoscenza, ma anche di mostrare al pubblico film in anteprima che, per qualche misterioso motivo, in Italia non hanno trovato distribuzione (tra i vari, potremmo citare Mary and Max di Adam Elliot, vero piccolo capolavoro d'animazione, ma i titoli sono tanti). Del resto è sempre stata questa la doppia anima del progetto, che rispecchia i diversi caratteri e le diverse esperienze delle due persone che l'organizzano (con il basilare supporto di numerosi amici): un lato più «cinefilo» e un altro più «sociale». Felice combinazione che ci permette di raggiungere un pubblico molto eterogeneo, composto non solo da persone legate al mondo dell'autismo per interesse lavorativo o personale, ma anche da persone che, forse per stereotipo, temo! no il mondo dell'impegno sociale, troppo spesso ritenuto «noioso» e «pesante».

Il lavoro di ricerca dei film, la loro sottotitolazione, la grafica e la promozione dell'evento, pur in certi momenti faticoso e pieno di imprevisti, viene reso piacevole e gratificante non solo dall'obiettivo che ci si è posti, ma anche dalle conoscenze e dai rapporti umani che si vengono ad instaurare sia con il pubblico, che con gli ospiti che partecipano ed intervengono agli incontri. Sorprendente è inoltre constatare la disponibilità di chi, pur non partecipando fisicamente alla rassegna o non conoscendoci, è presente attraverso la propria opera: spesso basta un semplice scambio di mail per trovare una comunione d'intenti e una volontà di credere in realtà come cinemAutismo che, affrontando il pur difficile periodo di crisi e di tagli alla cultura, cerca di crescere e di affermarsi con sempre più forte passione ed impegno.

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