Valutare il rischio di autismo Uno studio di Villa Santa Maria

L'istituto ha infatti partecipato al primo meeting internazionale israelo-canadese all'Institute of Advanced Study dell'Università ebraica di Gerusalemme. Villa Santa Maria, unica realtà italiana inserita con un proprio studio nel programma del congresso oltre all'istituto Stella Maris di Pisa, il centro italiano famoso per la ricerca scientifica nell'ambito della neuropsichiatria dell'età evolutiva, ha proposto i risultati di uno studio pilota sul ruolo dei fattori pre e post natali nella patogenesi dell'autismo. La presentazione dello studio è stata accolta con grande interesse dagli studiosi partecipanti al convegno. «Nonostante molti studi avessero investigato le possibili correlazioni tra le condizioni di salute della madre durante e dopo la gestazione e la patogenesi della patologia autistica - sottolinea il professor Enzo Grossi, direttore scientifico di Villa Santa Maria - finora le conclusioni erano spesso state eterogenee, anche a causa delle diverse metodologie e pratiche diagnostiche adottate». Lo studio condotto a Tavernerio negli ultimi dodici mesi, mettendo a confronto un gruppo di bambini autistici con un gruppo di bambini sani, ha invece dimostrato che le gravidanze relative a bambini autistici hanno una concentrazione di fattori di rischio demografici, clinici e ambientali di gran lunga superiori a gravidanze normali. A riprova della rilevanza scientifica di questa indagine, è il fatto che un secondo lavoro volto a una lettura leggermente diversa dei dati è stato accettato come contributo al prossimo congresso della società americana IMfar, in programma ad Atlanta dal 14 al 17 maggio, che rappresenta l'evento annuale sull'autismo più importante a livello mondiale. Grazie ai dati emersi dallo studio è ora possibile immaginare un modello predittivo sul rischio di insorgenza di disturbi dello spettro autistico.



 

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