Autismo, accertamento invaliditā: genitori si costituiscono parte civile

Redattore Sociale del 22-02-2012

Autismo, accertamento invalidità: genitori si costituiscono parte civile

PALERMO. Il comitato dei genitori “L’autismo parla” sicostituirà parte civile per difendere i diritti dei familiari. Dopo la denunciadi una mamma (vedi lanciodel 10 febbraio scorso) perché il rinnovodell’invalidità di sua figlia, autistica grave, si è trasformato in un verocalvario burocratico, l'assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, hascritto alla famiglia. “Voglio esprimere la mia solidarietà alla signora alla quale chiedo scusa – a prescindere dai vari gradi di responsabilità – scrive l'assessore - per le lungaggini burocratiche che ha dovuto sopportare per ottenere una certificazione che in una società veramente civile non dovrebbe costituire un problema. La sua garbata lettera di denuncia è uno schiaffo doloroso, il suo caso – purtroppo – non è l’unico di cui abbiamo notizia ed è la conferma che i nostri enormi sforzi per riportare il sistema a livelli di buona efficienza, pur avendo già prodotto risultati ! positivi anche nel campo dell’autismo, non sono ancora sufficienti”.

“Il problema non è strettamente sanitario, ma testimonia un gap culturale, organizzativo e etico che rallenta o impedisce la crescita di questa regione dove una burocrazia insopportabile rende difficili anche le cose più semplici – prosegue l’assessore -. Anche io, muovendomi all’interno del sistema, da privato cittadino e non da assessore, ho avuto a che fare con problemi che non dovrebbero più esistere in una società moderna. E volendo farmi carico del problema ho già insediato in assessorato una commissione per la sburocratizzazione e la semplificazione amministrativa che ha il compito – tutt’altro che facile – di evitare agli utenti il peso di insopportabili e incomprensibili appesantimenti burocratici che aggiungono fastidio e sofferenza a chi già deve portare una croce pesantissima. Ovviamente approfondiremo la vicenda segnalata dalla signora con una rigorosa ricognizione su tutti i passaggi burocratici di questa vicenda per verificare se ci sono resp! onsabilità individuali alla base di questi irragionevoli intoppi che hanno determinato l’allungamento dei tempi”.

La lettera non è bastata a fermare i genitori. “Assessore, grazie per la risposta. – scrive la mamma, Rosi Pennino che fa parte dell’associazione L'autismo parla - Adesso basta con ilnostro calvario. Miafiglia, autistica grave di nove anni, ha subito la quarta visita per accertareil diritto a avere i benefici della legge 104. Tante parole in questi giornima la causa e la battaglia legale devono andare avanti. Io non mi fermo, ilcomitato dei genitori L’autismo parla non si ferma, ho già preparato il tuttoper la denuncia, il calvario della mia bambina deve servire a fare giustiziaper gli altri. I genitori si costituiranno parte civile con le loro storie aquesto processo e andremo avanti”.

“Per la quarta volta hanno volutovedere la mia bambina presso la sede Inps di Palermo. - racconta la mamma - Alla fine del calvario diquella giornata la mia bambina ha un braccio nero per i morsi continui che si èdata durante i tempi di attesa di una visita illegittima in una stanzettaangusta, piena di gente e sporca, molto sporca.Siamo arrivate alle dieci e siamo entrate alle dodici e trenta. I diritti nonsono favori, i diritti vanno rispettati, e così eccola li a vederla piangere inquel manicomio: calvario infinito in cui pare davvero che Cristo si sia fermatoad Eboli”. (set)

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