Bambini dello spettro autistico: che fare? Capirli, non cercare di "ridurli alla normalita'"

PADOVA. Domani alle 20.45 nella sala di Quartiere in via Curzola 15 all’Arcella incontro (ingresso libero) su “Bambini dello spettro autistico: un disturbo sempre più diffuso. L’impegno della famiglia, della scuola e della comunità locale”. Ne parleranno Vittoria Cristoferi, neuropsichiatra infantile già primario ospedaliero e oggi presidente dell'associazione Oikia e la logopedista Paola Orvieto. E parleranno di autismo e sindrome di Asperger (disturbi dello spettro autistico), cercando di rispondere alle domande fondamentali: che fare? cosa può fare la famiglia? cosa la scuola? cosa la comunità locale? Oggi le persone autistiche (seguite precocemente) sviluppano nell'80% dei casi un linguaggio, mentre una volta rimanevano mute. Alcuni lavorano e vanno all'Università, tutti hanno estremo bisogno che chi si occupa di loro (genitori per primi) sappia come capirli, come aiutarli a crescere al meglio delle loro possibilità; sappia vedere il mondo dal loro punto di vista, se possibile. L'idea di "ridurli alla normalità" può essere devastante su di loro e produce ritardo mentale e disturbi del comporamento ( reazioni di adattamento passivo e rinunciatario o di lotta). Hanno bisogno di comprensione e di intervento precoce, hanno bisogno di insegnanti preparati e di una comuntà accogliente e consapevole.

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