"Job trainer disability", coinvolti 60 insegnanti

Il progetto, promosso dal centro servizi Pmi a Reggio Emilia, mira a formare 60 insegnanti che diventeranno un ponte tra la scuola e il lavoro. Obiettivo? Favorire l'occupazione delle persone disabili. Oltre all'Italia, coinvolte Austria, Spagna, Malta e Turchia.

REGGIO EMILIA. Duecentosessanta ore di formazione per 60 insegnanti di 5 diversi Paesi europei, in 2 anni. Sono questi i numeri di “Job trainer disability”, il progetto del centro servizi Pmi (Piccole e medie imprese) dell’Emilia-Romagna, finanziato grazie al programma dell’Unione europea Leonardo. Da uno studio di “Inclusion International” risulta che il 78 per cento delle persone tra i 16 e i 64 anni di età con disabilità intellettive è escluso dal mondo del lavoro, per barriere attitudinali, legali, fisiche e sociali, ma anche per carenza di competenze e di formazione. È così che il centro servizi Pmi decide di proporre una nuova figura professionale, esportandola in Europa. Dopo la sperimentazione del 2012, infatti, quella del “Job trainer” sembra una figura funzionante che si pone come un ponte tra la scuola e il lavoro. Lo scorso anno a Reggio Emilia, in un’esperienza pilota, sono stati coinvolti 11 educatori reggiani, 11 ragazzi autistici e altrettante aziende e cooperative sociali della provincia. Di questi 11, “un ragazzo lavora tutt’ora da noi – racconta Silvia Fontanesi, autrice del progetto vincitore – Adesso viene solo e non ha bisogno del Job Trainer”.

Ora, con un cofinanziamento che con 290 mila euro copre il 75 per cento di tutti i costi, si cercherà, in Austria, Spagna, Malta e Turchia, di scoprire se è un modello vincente. Intanto in città, per non ripetere l’esperienza passata, si lavorerà, a seconda delle esigenze proposte dalla Usl locale, su una diversa disabilità come la dislessia. Dodici quindi i partecipanti provenienti da ogni Paese, che per un anno saranno formati con dei corsi ad hoc e, successivamente, messi in contatto con i disabili. Il progetto si concluderà nel 2015 con la formazione di 60 job trainer e l’accompagnamento di almeno 60 disabili, visto che il rapporto sarà di 1 ad 1, se non superiore. Il progetto sarà monitorato, a garanzia di piena oggettività, dalla società greca Cyberall Access, con sede ad Atene. Si avvarrà inoltre della collaborazione – soprattutto a livello di supervisione scientifica, disseminazione e valorizzazione dei risultati – di Autism Europe, associazione internazionale il cui obiettivo è difendere i diritti delle persone con autismo e le loro famiglie. (i.l.) www.cspmi.it.

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