Accordo Stato, Regioni, Enti locali - Prof. Liana Baroni Presidente di Angsa Onlus

 E’ stato pubblicato l’Accordo “Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nei Disturbi pervasivi dello sviluppo (DPS), con particolare riferimento ai disturbi dello spettro autistico”° approvato dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni-Enti locali il 22 novembre 2012.


L’Accordo fornisce le direttive pratiche alle Regioni, alla sanità, alla scuola ed agli Enti Locali necessarie per dare attuazione concreta alla Linea guida dell’Istituto Superiore di Sanità n.21, che abbiamo riprodotto integralmente nel precedente numero speciale n.1/2012 del Bollettino dell’Angsa. Si tratta del maggiore risultato della nostra Associazione da quando esiste e dovremmo tutti esserne soddisfatti ed orgogliosi, poiché molte ed agguerrite erano le opposizioni alla Linea guida ISS, della quale chiedevano il congelamento (vedere al proposito il Bollettino dell’Angsa n.1/2012).

L’Accordo, pur non potendo definire nel dettaglio gli aspetti operativi, che per la nostra Costituzione sono demandati alla competenza delle Regioni, rappresenta un grande traguardo che ci consente di chiedere immediatamente a tutte le istituzioni coinvolte nella presa in carico delle persone con autismo, in primis alle Regioni, di adeguare tutti gli interventi ora esistenti alle indicazioni sottoscritte dai loro rappresentanti che siedono nella Conferenza Unificata. Questa grande conquista è stata ottenuta grazie all’impegno dell’Angsa nazionale e delle altre associazioni nazionali presenti nella FISH, che a differenza delle piccole associazioni locali possono tutelare in alta sede i diritti delle persone con autismo di tutte le età e delle loro famiglie. Le Angsa regionali hanno poi collaborato perché le Regioni procedessero nell’iter di approvazione senza perdere tempo

L’Accordo e la Linea guida costituiscono un criterio per giudicare se nell’operato del sanitario e dell’organizzazione sanitaria, scolastica e sociale vi siano comportamenti di “malpractice”.

Angsa onlus nazionale e le sue federate a livello locale si devono ora impegnare a stimolare un’applicazione di qualità ed omogenea dell’Accordo nel territorio ed a stimolare le Istituzioni per la costituzione di una “rete dei servizi” sempre più attenta ai bisogni delle Famiglie.

La Presidente di Angsa Onlus
Prof. Liana Baroni





http://www.statoregioni.it/dettaglioDoc.asp?idprov=11320&iddoc=38443&tipodoc=2&CONF=UNI

Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, le Province, i Comununi e le Comunità montane sulle "Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento delle qualità e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel settore dei Disturbi pervasivi dello sviluppo (DPS), con particolare riferimento ai disturbi dello spettro autistico"Accordo ai sensi dell'articolo 9, comma 2, lettera c), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281
CONFERENZA UNIFICATA

Accordo, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera c), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281,
tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, le Province, i Comuni e le Comunità montane sulle “Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel settore dei Disturbi pervasivi dello sviluppo (DPS), con particolare riferimento ai disturbi dello spettro autistico”.

Rep. Atti n.132/CU del 22 novembre 2012

LA CONFERENZA UNIFICATA

Nella odierna seduta del 22 novembre 2012:

VISTA la delega a presiedere l’odierna seduta conferita al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Prof. Giampaolo Vittorio D’Andrea;

VISTO l’articolo 9, comma 2, del richiamato decreto legislativo n. 281 del 1997, che, alla lettera c), attribuisce a questa Conferenza la facoltà di promuovere e sancire accordi tra Governo, Regioni e Province autonome, Province, Comuni e Comunità montane, in attuazione del principio di leale collaborazione, al fine di coordinare l’esercizio delle rispettive competenze e svolgere attività di interesse comune;

VISTA la lettera in data 8 ottobre 2012, con la quale il Ministero della salute ha inviato, ai fini del perfezionamento di un apposito accordo in Conferenza Unificata, il documento indicato in oggetto;

VISTA la lettera in data 10 ottobre 2012, con la quale il predetto documento è stato diramato alle Regioni, alle Province autonome di Trento e Bolzano ed alle Autonomie locali;

CONSIDERATO che, nel corso dell’incontro tecnico svoltosi in data 9 novembre 2012, i rappresentanti delle Regioni, dell’ANCI e del Ministero della salute hanno concordato talune modifiche del documento in parola;

VISTA la nota del 14 novembre 2012, diramata in pari data, con la quale il suddetto Ministero della salute ha trasmesso la versione definitiva dello schema di provvedimento indicato in oggetto, che recepisce le modifiche concordate nel corso della predetta riunione tecnica del 9 novembre 2012;

CONSIDERATO che, nel corso dell’odierna seduta, le Regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano e le Autonomie locali hanno espresso parere favorevole al perfezionamento dell’Accordo, nella versione definitiva trasmessa dal Ministero della salute con la predetta lettera del 14 novembre 2012;

ACQUISITO nel corso dell’odierna seduta l’assenso del Governo, delle Regioni, delle Province autonome di Trento e di Bolzano e delle Autonomie locali;

SANCISCE ACCORDO

tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano e le Autonomie locali nei seguenti termini;

Visti:

- la legge 5 febbraio 1992, n. 104 che promuove l’autonomia e la realizzazione dell’integrazione sociale delle persone affette da minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali ed assicura i loro servizi e le prestazioni per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle minorazioni;

- il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 recante “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59;

- la legge 12 marzo 1999, n. 68, finalizzata all’inserimento ed all’integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro;

- la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, approvata dall’Assemblea dell’ONU il 13 dicembre 2006;

- la legge 3 marzo 2009, n. 18 con la quale si è proceduto alla “Ratifica ed esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, con Protocollo opzionale, fatta a New York il 13 dicembre 2006 e istituzione dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità”;

- il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 novembre 2001, recante la “Definizione dei livelli essenziali di assistenza” e successive modificazioni, pubblicato sul Supplemento Ordinario della Gazzetta Ufficiale dell’8 febbraio 2002, n. 33;

Tenuto conto:

- che il Tavolo nazionale sull’autismo, istituito presso il Ministero della salute, composto da rappresentanti delle Associazioni maggiormente rappresentative nel territorio nazionale, da esperti, Tecnici delle Regioni, dell’Istituto superiore di sanità, delle società scientifiche e delle associazioni professionali della riabilitazione, ha condotto i propri lavori dal mese di maggio del 2007 al mese di gennaio 2008 ed ha approvato in data 30 aprile 2008 una relazione finale sulle problematiche dell’autismo;

- altresì della Linea guida sul trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti,” n. 21 dell’anno 2011, elaborata dall’Istituto superiore di sanità nell’ambito del progetto strategico di ricerca finalizzata del Ministero della salute “La salute mentale nel bambino e nell’adolescente – Unità operativa approccio epidemiologico ai disturbi dello spettro autistico”;

Considerato che:

- l’autismo è un disturbo cronico dello sviluppo del sistema nervoso centrale ad esordio precoce che determina una disabilità complessa che coinvolge l’ambito sociale, comunicativo e comportamentale;

- l’orientamento internazionale raccomanda:
a. la diagnosi tempestiva, nonché la presa in carico globale dei soggetti autistici, che si sviluppi per tutto l’arco della vita;
b. la rete integrata di servizi sanitari, socio-sanitari ed educativi;
c. l’approccio multiprofessionale e interdisciplinare;
d. l’intervento abilitativo tempestivo, intensivo, strutturato e individualizzato;

- sul territorio nazionale si riscontra una difformità di risposta ai bisogni dei bambini e degli adulti con autismo, nonché delle loro famiglie.

SI CONVIENE

1. sul documento “Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel settore dei Disturbi pervasivi dello sviluppo (DPS), con particolare riferimento ai disturbi dello spettro autistico”, Allegato sub A), parte integrante del presente atto;

2. alle attività previste dal presente accordo si provvede nei limite delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.


 

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