Disabili in Veneto, allarme da Confcooperative

 MESTRE. Un bambino, una persona con disabilità, un senza dimora e un’anziana sono gli ideali “testimonial” della manifestazione regionale SiAmo il Sociale, promossa per sabato 26 gennaio a Mestre e Venezia da Confcooperative Federsolidarietà Veneto. Oltre 5.000 persone – tra operatori, utenti, famigliari, realtà del Terzo Settore e persone attente ai temi del sociale – provenienti da tutta la regione si riuniranno per ribadire che il sociale è di tutti. Secondo gli organizzatori, dal 2008 è stato tagliato il 90% dei fondi dedicati al sociale e la sopravvivenza anche dei servizi minimi è a rischio: persone con disabilità, disagio psichiatrico, emarginazione e povert, oltre a 22 mila posti di lavoro. L’evento del 26 gennaio è aperto a tutti i cittadini: dopo un momento di dibattito e confronto al Pala Taliercio di Mestre (Via Vendramin 10), sono previsti una sfilata pacifica di circa 400 mezzi nel centro di Mestre e sul Ponte della Libertà e alcuni flash mob nelle zone chiave di Venezia. «Il nostro obiettivo è duplice – spiega Ugo Campagnaro, presidente Confcooperative Federsolidarietà Veneto – perché vogliamo non solo riunire le energie e capire quali sono le nostre risorse per il futuro, ma anche dare un segnale forte alla cittadinanza e alle istituzioni. Anche in vista delle prossime elezioni, vogliamo far sapere a chi siederà in Parlamento quali sono le nostre istanze: sappiamo che i fondi a disposizione sono sempre più esigui, e che le politiche attuali sono maggiormente rivolte al sostegno all’occupazione. Ma i tagli lineari e spesso ingiustificati al welfare potranno avere conseguenze drammatiche a tutti i livelli, considerando che andranno a incidere direttamente su servizi che rispondono a bisogni essenziali dei cittadini: assistenza a disabili e anziani, asili nido, progetti di inserimento al lavoro di persone con disabilità, sostegno ai “nuovi poveri” e alle donne vittime di violenza». 

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