Tremonti fa chiarezza sulle sue iniquità

LETTERE E RISPOSTE

Cara Rossini, l’ex Ministro Tremonti, partecipando il 5 gennaio al programma “In Onda” su LA7, ha accusato il Presidente del Consiglio Monti di non aver approvato la riforma fiscale e assistenziale, che avrebbe permesso di evitare altri tagli (la trasmissione potrà essere seguita sul sito http://www.la7.it/inonda/puntate.html). Finalmente è stata fatta un po’ di chiarezza. E’ da sottolineare infatti che il Governo Berlusconi nell’estate 2011 ha approvato una manovra prevedendo 40 miliardi di tagli derivanti dalla riforma fiscale ed assistenziale, che avrebbe duramento colpito anche le persone con disabilità. Se fosse stata attuata, infatti, sarebbero state di fatto eliminate le indennità di accompagnamento e le pensioni di invalidità di cui godono le persone con gravi disabilità non autosufficienti, non in grado di deambulare autonomamente o senza l’aiuto di un accompagnatore o di svolgere autonomamente gli atti quotidiani della vita. Per colpire i falsi invalidi per i quali sono stati già previsti migliaia di controlli e sono stati introdotti dall’INPS forti restrizioni, sarebbero stati infatti colpiti anche i disabili veri. Bisogna sottolineare che queste misure di sostegno del tutto insufficienti consentono a stento alle persone con gravi disabilità di continuare a vivere presso la propria abitazione, senza dover ricorrere al loro ricovero in istituti, che comporta maggiori costi per lo Stato. Mi dispiace che queste misure così inique non siano al centro del dibattito politico, non abbiano finora suscitato la dovuta indignazione e addirittura si ripropongono. Bisogna dare atto al Governo Monti, in particolare al sottosegretario Guerra, e ad alcuni esponenti della Commissione Affari Sociali del PD come l’on. Turco e l’on. Miotto, alla responsabile delle politiche sociali del PD, Cecilia Carmassi e ad altri pochi esponenti politici, di aver accolto le richieste di alcune associazioni come la FISH e di singole persone disabili o loro familiari, impedendo l’approvazione della riforma fiscale ed assistenziale, anche quando alcune misure erano state in parte riproposte di recente dal ministro del Tesoro nell’ultima legge di stabilità. Bisognerebbe fare conoscere la storia di questi provvedimenti contro i diritti delle persone con disabilità per far sì che i cittadini possano votare più consapevolmente ed evitare che il nuovo Parlamento possa di nuovo approvare misure in contrasto con i diritti umani, la Costituzione e la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.

Vincenzo Gallo

*** Caro Gallo, pubblico sempre volentieri i suoi interventi perché ho imparato che soltanto chi vive direttamente sulla propria pelle le conseguenze di certi provvedimenti, sa con esattezza di che si tratta e lo sa raccontare. Ho visto anch’io la trasmissione e la faccia di bronzo con cui Tremonti rivendicava le sue misure contro le disabilità. La cosa impressionante è che non sembrava esserci malafede, ma solo sicumera e la certezza che quelle misure sarebbero state giuste. Il governo Monti le ha cambiate grazie al lavoro delle persone che nomina. Questo non vuol dire che tutto ciò che ha fatto è stato giusto, anzi. Ma in questo caso, sì.

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