I “facilitatori” di Aut Aut per creare occupazione

CASALGRANDE. Roberto Vassallo il presidente provinciale di Aut Aut, la cooperativa di famiglie con portatori di autismo onlus con base operativa all’Isola Felice di Casalgrande, continua a ideare progetti in grado di aiutare la causa dei bambini autistici. L’ultimo, che tra poco partirà con la fase operativa, è un progetto sul quale da due anni si spendono le energie di tutto il mondo che ruota attorno al mondo degli autistici. «Si tratta di un progetto unico – racconta con orgoglio Vassallo – per rendere i nostri ragazzi più autonomi. Abbiamo formato undici educatori sull’autismo e tra breve saranno in grado di iniziare la loro attività». Cos’è concretamente? «Il Facilitatore, questo è il nome che individua le persone formate, avrà il compito di seguire la vita del ragazzo accompagnandolo al lavoro in un ambiente di normodotati. Non più educatori generici, ma educatori specializzati». Come nasce questa figura? «Un’idea sulla quale stiamo lavorando da due anni, ma che solo da quando è partito il corso di formazione – 300 ore di cui 80 di stage aziendale in affiancamento ai ragazzi, ndc – possiamo dare per certo. Finanziato dalla Provincia, il progetto ha trovato il sostegno del Comune di Reggio, del centro servizi Pmi di Cinzia Rubertelli e dell’ispettore scolastico Luciano Rondanini. Una sinergia che ha portato buoni frutti». Perché lo ritiene innovativo? «Perché di fatto togliamo costi alle amministrazioni occupandoci direttamente dei nostri ragazzi gestendo anche gli educatori. Lo stipendio dei ragazzi regolarmente assunti verrà girato agli educatori». Ora cosa manca? «Solo aziende che abbiano voglia di assumere i nostri ragazzi che adesso possono dimostrare quello che sono in grado di fare. Per assumerli, chi è interessato si può rivolgere al Centro Servizi Pmi». Ma non è finita. «No. Abbiamo aperto da pochi giorni l’Isola Felice al progetto Maggiorenni, in collaborazione con la cooperativa Cores che ha grande esperienza e professionalità in questo campo. I ragazzi andranno a Casalgrande a realizzare lavori di bricolage, pittura e assemblaggio. Piccoli oggetti da vendere poi ai mercatini in un ambiente protetto. Un appalto che abbiamo preso direttamente in gestione e per il quale abbiamo assunto due operatori qualificati». Quindi, Aut Aut crea occupazione? «In un certo senso sì, ma quel che più importa è che siamo riusciti a far uscire di casa alcuni autistici costretti a stare in casa da alcuni anni e che ora vanno all'Isola Felice».

di Alessandro Zelioli

 

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