Fattoria sociale, "la grande impresa" di due madri con figli autistici

NAZZANO ROMANO. Una scuola di formazione orientata sulle diverse abilità e percorsi di avviamento al lavoro, ma anche laboratori didattici, campi estivi e soggiorni dedicati: nelle prospettive future della neonata fattoria sociale “La grande impresa” di Nazzano Romano, oltre all’agricoltura e alla cura della terra, si vuole anche offrire un luogo dove le famiglie possano trovare risposte occupazionali e anche formative. E' quanto annunciato dalla onlus Il Baco di Roma ieri sera nell’ambito della cena a sottoscrizione promossa nell’ex convento di San Francesco, parte integrante della fattoria sociale stessa. Grandi saloni al primo piano, una cucina immensa e una decina di camera da letto al piano superiore, ma anche giardini, piscina e un grande bosco intorno: la fattoria sociale “La grande impresa” si estende per ettari di terra coltivabile.

Grazie infatti alla famiglia Fumanti – De Angelis – Gaetani proprietari delle aree agricole e dei locali del borgo annesso alla Chiesa e al convento San Francesco di Nazzano, la onlus Il Baco di Roma è pronta già dall’inizio di questo autunno all’avvio di una vera e propria impresa sociale, grazie anche alla competenza specializzata dei propri soci e grazie al supporto esterno del Cnapp (Centro studi e ricerca in neuroriabilitazione) di Roma. Il casale di San Francesco per la sua particolare configurazione e per la dotazione di spazi, locali, giardino e area agricola – boschiva è “il luogo ideale – hanno dichiarato gli organizzatori – per lo svolgimento di attività didattiche, culturali e terapeutico-riabilitative volte a realizzare attività di formazione e riabilitazione per l’inserimento lavorativo di persone con disagio sociale”.

“La nostra idea – ha poi spiegato Patrizia Tichetti della onlus Il Baco di Roma – nasce da me e da un’altra madre. Entrambe abbiamo figli con autismo. Come consiglio Direttivo siamo pronti all’avvio dell’azienda agricola sociale, di attività rivolte al turismo sociale e anche dei laboratori didattici. Falegnameria, tappezzeria e restauro sono i primi laboratori che avvieremo già da questo autunno”. Alla domanda sul perché della scelta del nome, “Perché grande impresa? E ci chiedete anche perché? – ha risposto Tichetti sorridendo – Rendetevi conto di quello che stiamo per avviare: sono già due mesi che soggiorniamo in questo posto per renderlo fruibile e il futuro sarà appunto una grande impresa”.

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