Ledha: "Sempre pił i comuni lombardi che non possono garantire l'educatore agli alunni disabili"

 MILANO. Gli alunni disabili non hanno bisogno solo dell'insegnante di sostegno, ma anche di essere affiancati da un educatore che li aiuti a vivere nella scuola: dall'andare in bagno a mangiare in mensa. Dipende dal tipo di disabilità. Ma chi paga questi educatori? Per le scuole superiori Comuni e province lombarde si rimpallano la responsabilità da anni. Il costo complessivo è di circa 15 milioni di euro l'anno. E ora che i bilanci degli enti locali sono sempre più magri, c'è il serio rischio che con il nuovo anno scolastico molti alunni si ritrovino senza educatore. A lanciare l'allarme è la Lega per le persone con disabilità (Ledha), a cui aderiscono una trentina di associazioni. "Ci arrivano segnali molto preoccupanti: sono sempre più numerose le amministrazioni comunali che dichiarano di non volere e di non potere più garantire questo servizio", spiega Fulvio Santagostini, presidente di LEDHA. "Le Province continuano ad affermare di non essere competenti -aggiunge- malgrado diversi ricorsi al Tar attribuiscono proprio a loro la responsabilità di questi servizi".

La Ledha ha inviato una lettera aperta al presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e all'assessore all'Istruzione, Valentina Aprea per chiedere "un intervento urgente della Regione Lombardia a garanzia del diritto allo studio dei ragazzi con disabilità che frequentano le scuole superiori, che oggi appare gravemente a rischio", si legge nella nota. Le amministrazioni comunali, generalmente, hanno continuato a garantire il servizio, ma non sono mancate situazioni di disagio che hanno portato ad alcuni ricorsi di carattere legale. Le prime sentenze hanno dato ragione ai Comuni (e all'interpretazione fornita dal servizio legale di Ledha) riconoscendo che la competenza di questo servizio sia delle Province. La Ledha chiede alla Regione di intervenire per risolvere una volta per sempre la diatriba. "Per questo motivo ci appelliamo a voi affinché la Regione Lombardia, forte della sua prerogativa costituzionale, affronti e risolva questa grave situazione definendo con chiarezza quale sia l'istituzione che debba garantire questo fondamentale servizio per il rispetto dei diritti degli studenti con disabilità, già a partire dall'ormai imminente prossimo anno scolastico", conclude Fulvio Santagostini. Mancano solo 54 giorni al suono della campanella. 

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