L’attenzione per l’autismo non va in vacanza: a Faenza un programma per le famiglie

 FAENZA. Dopo tanto silenzio è fortunatamente in crescita anche nel nostro Paese l’attenzione per l’autismo. Ma un problema estremamente concreto per le famiglie con un figlio o una figlia colpito da questa malattia è il fatto che questo tipo di disagio non va in vacanza. Così rischiano di ritrovarsi di nuovo sole quando le reti di sostegno attivate nella scuola o in altre strutture chiudono per ferie. E magari rischiando pure di vanificare i passi avanti compiuti dai ragazzi durante l’anno. Proprio per rispondere a questo bisogno specifico a Faenza sta nascendo un nuovo progetto grazie a una bella collaborazione tra famiglie, privato sociale e realtà pubbliche. L’iniziativa si chiama 'A poco a poco, un aiuto alle famiglie' e parte proprio con l’obiettivo di dare vita a un piccolo centro che resti aperto quando tutti gli altri chiudono. A promuoverlo sono insieme il locale Gruppo famiglie autismo e la cooperativa sociale L’Alveare, in collaborazione con i servizi sociale del Comune di Faenza, l’azienda sanitaria, l’Anffas e la cooperativa educativa Kaleidos. Il progetto è nato proprio dall’ascolto dei bisogni delle famiglie dei ragazzi. A settembre partirà la formazione specifica degli educatori e dei volontari che si sono resi disponibili, in modo che possa essere già attivo per due pomeriggi alla settimana presso la sede dell’Anffas già durante le vacanze di Natale. Proprio per lanciare e sostenere questa nuova iniziativa, stasera a Faenza in piazza Nenni alle 21 si terrà un concerto i cui proventi andranno a favore del progetto. Ad esibirsi saranno i cantanti Pierdavide Carone e Alessandro Coli. Un momento pubblico che vuole ovviamente essere un’occasione di sensibilizzazione sul tema dell’autismo, con l’obiettivo di aiutare anche quelle famiglie che – forse ancora senza sapergli dare un nome preciso – vivono chiuse tra le mura della propria casa questa forma di disagio.

di Giorgio Bernardelli

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