Progetto per disabili intervenga la Provincia

NAPOLI. La vicenda che vorrei raccontarle origina dal bisogno che hanno diverse famiglie di ragazzi affetti da autismo di assicurare ai loro figli un tetto ed una assistenza sicura dopo la loro morte. È il tema del cosiddetto “dopo di noi” che angoscia i genitori e per il quale in Campania non esiste assolutamente nulla. Quando, circa due mesi fa, la fondazione per il sud pubblicava un bando per la costruzione e l'avviamento in sei regioni meridionali di altrettanti progetti “esemplari” per la realizzazione di case riservate a giovani autistici, l’associazione che presiedo ha immediatamente iniziato una ricerca di un immobile che potesse rispondere alle esigenze delle famiglie. Nella sola associazione “Tutti a scuola”, oltre 100 ragazzi sono affetti da autismo. Nessuno dei loro genitori intravede all'orizzonte una speranza di vita serena per i loro figli. Solo dopo aver interessato il cardinale Crescenzio Sepe circa la possibilità di reperire una struttura idonea alla realizzazione di un farm-community per autistici ed averne ricevuto una cortese indisponibilità per mancanza di luoghi adatti nel patrimonio immobiliare della Chiesa di Napoli ci siamo rivolti alle istituzioni politiche del territorio. In particolare la Provincia, nella persona dell'assessore all'edilizia scolastica Marco Di Stefano, con grande zelo trasmetteva in data 24 maggio alla associazione “Tutti a scuola” una lettera che impegnava il presidente Cesaro nell'attuazione del progetto, non prima di avere identificato e visionato una struttura assolutamente rispondente alle necessità. Si trattava di un istituto scolastico che raccoglie un ormai esiguo numero di studenti con annessi formidabili spazi all'aperto. Il bando scade all'inizio del mese di settembre, prevede una compartecipazione economica delle famiglie interessate e, come nella tradizione delle “imprese sociali” della fondazione per il sud, il monitoraggio del finanziamento è molto severo. Purtroppo il rimpasto politico della giunta provinciale intervenuto l'indomani delle ultime elezioni amministrative hanno portato al decadimento dell'assessore Di Stefano dal suo ruolo. In un paese diverso questo non avrebbe dovuto determinare quanto invece sta accadendo e cioè la totale indisponibilità del presidente Cesaro a proseguire nel lavoro iniziato da un suo precedente assessore. Nonostante i ripetuti tentativi di incontrarlo è dal 26 maggio che l'agenda del presidente della Provincia non riserva alcuno spazio a quello che veniva definito progetto esemplare sulla disabilità e per il quale l'onorevole Cesaro, cito tra virgolette, «conferma il più ampio interesse». In qualità di presidente di una associazione che in un paese normale non dovrebbe esistere, perché la politica dovrebbe occuparsi della disabilità per trovare soluzioni e risposte concrete, rivolgo un invito pressante alla massima istituzione provinciale affinché possa, almeno una volta, la politica assolvere il nobile compito che i cittadini le assegnano.

Antonio Nocchetti
presidente associazione “Tutti a scuola” onlus

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