Esodati, Daita (Cgil): "Pensare ai genitori di disabili gravi, sono i più svantaggiati"

La responsabile disabilità del sindacato commenta il dato secondo cui il decreto del governo "salverebbe" solamente 150 genitori di disabili gravi e gravissimi sui 3.300 interessati al provvedimento: "Una pura ingiustizia"

ROMA. “Non è possibile lasciare a casa lavoratrici e lavoratori senza una rendita, perlopiù una rendita dovuta dallo Stato dopo anni e anni di duro lavoro”. A dirlo è la responsabile disabilità della Cgil Nina Daita, che, in riferimento alla notizia secondo cui il decreto del governo “salverebbe” solamente 150 genitori di disabili gravi e gravissimi sui 3.300 interessati al provvedimento, afferma che “in primis, bisogna pensare alle persone più svantaggiate, ai genitori di persone con disabilità, che negli anni hanno svolto un doppio lavoro, quello cosiddetto “normale”, e quello di cura dei propri figli, sostituendosi al vuoto lasciato dello Stato, che non li ha certo sostenuti o aiutati come avrebbe dovuto”.
“Ora – prosegue Daita - quest'ultimi si ritrovano senza lavoro, senza pensione e con dei figli con gravi problemi da sostenere, e non sono certo sufficienti le irrisorie provvidenze economiche che percepiscono le persone disabili (indennità di accompagnamento, assegno d'invalidità, ecc.) per poter mantenere e curare una persona con gravi disabilità”. “Questa – prosegue ancora la responsabile disabilità Cgil - è una pura ingiustizia, non è infatti possibile far quadrare i conti tagliando i diritti, soprattutto alle famiglie con gravi difficoltà. E dunque richiediamo un provvedimento serio del Ministro Fornero, affinché intervenga rapidamente su questa vergognosa ingiustizia sociale, che incombe maggiormente sui genitori di disabili gravi, che già quotidianamente hanno le loro sofferenze. Serve una norma generale che dia certezza a tutti i lavoratori esodati, non solo ad un piccola parte”. “La Cgil - conclude Daita - con i propri mezzi, farà tutto il possibile affinché i diritti negati ai lavoratori vengano restituiti, affinché si trovi una soluzione univoca per tutti gli interessati”.

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