Autismo, a Palermo studenti senza assistenza. Ma i soldi ci sono

PALERMO. Anche per questo anno scolastico, ormai arrivato alla fine, le famiglie di Palermo non hanno potuto usufruire per il proprio figlio, autistico o con altre gravi disabilità, del supporto dell’assistente specialistico alla comunicazione. I fondi a disposizione per questa figura professionale ci sono ma, considerato che la scuola sta per finire, i dirigenti scolastici, critici nei confronti del nuovo regolamento, restituiranno le somme che l’amministrazione comunale ha erogato in questi mesi. Alla base della restituzione dei fondi ci sarebbe un difetto di comunicazione e di normative tra i dirigenti scolastici e il comune che le famiglie sperano, adesso, possa risolversi con l’insediamento del nuovo consiglio comunale.

Per il momento ad usufruire del servizio di assistenza sono soltanto trenta alunni mentre con il nuovo regolamento, approvato dal comune lo scorso 26 ottobre, passerebbero a 329. Per questi studenti è previsto un finanziamento di 800 mila euro. Nelle scuole, secondo quanto prevede il regolamento, i dirigenti scolastici dovrebbero predisporre un avviso pubblico per la costituzione di un albo professionale. In questo modo le famiglie avrebbero la possibilità di scegliere l’operatore di cui avvalersi per il loro figlio e anche la facoltà, per motivi gravi e una sola volta, di chiederne una sostituzione. Secondo i dirigenti scolastici, però, le leggi sostengono che la competenza ad erogare il servizio è degli enti locali e non risulta che esista una legge che abbia riconosciuto e regolamentato la costituzione di un albo professionale degli assistenti alla comunicazione.

Così i dirigenti scolastici di più oltre venti scuole di Palermo, si sono riuniti, nei giorni scorsi, per elaborare un documento che ribadisce che le scuole non hanno le competenze e il ruolo per emettere un bando di reclutamento di assistenti specialistici e per l’elaborazione di un albo a cui attingere. Nei prossimi giorni i dirigenti scolastici concorderanno una linea comune da adottare per restituire al comune le somme che sono state erogate ma che non possono utilizzare.

Numerose sentenze del Tar hanno ribadito l’esigenza di fornire un’assistenza di tipo specialistico ad alunni non vedenti, audiolesi e autistici, con la sindrome di Down delle scuole materne, elementari e medie. Recentemente, in una lettera, inviata ad un quotidiano locale, un genitore ha lamentato per il proprio figlio l’assenza dell’assistente specialistico da tre anni. “Quando nell’ottobre scorso, il consiglio comunale varò il regolamento per reclutare gli assistenti, pensavamo che fosse arrivato finalmente il momento giusto – si legge nella lettera -. Ci avevano detto infatti che entro il mese di gennaio questo servizio sarebbe partito e invece non è avvenuto niente di tutto questo. Quanto tempo dovremo ancora aspettare?”.

Condividi su Facebook