Novità della Fondazione Oltre il Labirinto
Stato dell'arte sul riconoscimento del caregiver familiare
«Descrivere lo stato dell’arte su questo importantissimo tema, illustrando le proposte avanzate in Parlamento, facendo conoscere l’esperienza dell’Emilia-Romagna, e dando direttamente voce ai caregiver familiari»: con questi obiettivi si terrà il 29 settembre a Peccioli (Pisa) un interessante seminario, dedicato appunto a una figura come quella del caregiver familiare (colui o colei che a titolo gratuito si prende cura in modo significativo e continuativo di un congiunto non autosufficiente a causa di una grave disabilità), che nel nostro Paese non è ancora né riconosciuta, né tutelata.
PECCIOLI. Il caregiver familiare, va ricordato, è colui o colei che a titolo gratuito si prende cura in modo significativo e continuativo di un congiunto non autosufficiente a causa di una grave disabilità.
A tale figura sarà dedicato l’interessante seminario intitolato Il riconoscimento del caregiver familiare, in programma per il 29 settembre a Peccioli (Pisa), a cura di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli della città toscana. Destinatari saranno gli stessi caregiver, le famiglie, le associazioni, le amministrazioni, i servizi socio-sanitari e chiunque altro sia interessato all’argomento.
«Non esiste un corrispettivo italiano del termine caregiver – sottolinea Simona Lancioni, responsabile di Informare un’H – e già questo particolare costituisce un importante indizio che fa intuire quale sia, nel nostro Paese, l’attenzione riservata a questa figura. In realtà, con l’espressione “caregiver familiare” si intende colui o colei (più spesso colei) che, in sostituzione di uno Stato colpevolmente assente, si prende cura gratuitamente, in àmbito domestico, di familiari del tutto non autosufficienti a causa di importanti disabilità. Mentre nella maggior parte degli altri Paesi europei questa figura è riconosciuta e tutelata, in Italia manca un riconoscimento giuridico e non è previsto alcun tipo di tutela. Questa situazione ha notevoli implicazioni sulla vita del caregiver familiare sia a livello professionale (egli infatti è spesso costretto a ridurre o lasciare il lavoro retribuito, e ad abbandonare le prospettive di carriera lavorativa), che economico (oltre che per la riduzione/mancanza di lavoro professionale, per le maggiori spese ingenerate dalla presenza di una persona con disabilità in famiglia), relazionale, di salute (la fatica e la mancanza di riposo possono protrarsi per anni o decenni), emotivo (essi spesso sperimentano un senso di solitudine e di abbandono, stress e frustrazione)».
Come abbiamo via via documentato in questi anni anche sulle nostre pagine (si veda a tal proposito l’elenco dei contributi qui a destra elencati), ormai da tempo i caregiver italiani stanno cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi, denunciando pubblicamente le drammatiche condizioni in cui sono spesso costretti vivere. Le loro richieste di riconoscimento giuridico e tutela sono giunte all’Unione Europea e anche alle Nazioni Unite, sino ad indurre i Parlamentari italiani a presentare diversi Disegni e Proposte di Legge per disciplinare la materia (su questo suggeriamo la lettura del nostro approfondimento intitolato Il riconoscimento del caregiver familiare).
«A tal proposito – dichiara però Lancioni – è abbastanza improbabile, soprattutto per una questione di tempi, che venga approvata una norma entro la fine della presente Legislatura. In questo scenario, per altro, si distingue l’Emilia-Romagna, che già nel 2014 ha legiferato in merito a livello regionale. Con il nostro seminario del 29 settembre ci proponiamo dunque di descrivere lo stato dell’arte su questo importantissimo tema, illustrando e confrontando le diverse proposte avanzate in Parlamento, facendo conoscere l’esperienza dell’Emilia-Romagna, e dando direttamente voce ai caregiver familiari».
Moderati dalla psicologa Chiara Di Vanni, i lavori del seminario – dopo i saluti delle Autorità (Renzo Macelloni, sindaco di Peccioli, Barbara Tognotti, responsabile dell’Unità Funzionale Servizi Sociali Non Autosufficienza e Disabilità della Zona Valdera e Angelo Giuntinelli, vicepresidente della UILDM di Pisa, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), saranno aperti da Carlo Giacobini, responsabile del Servizio HandyLex.org e direttore editoriale della nostra testata «Superando.it» (Proposte e Disegni di Legge in materia di riconoscimento del caregiver familiare), seguito da Loredana Ligabue, segretaria dell’Associazione Carer – Caregiver Familiari Emilia-Romagna e responsabile della Cooperativa Sociale Anziani e non solo (L’esperienza dell’Emilia-Romagna riguardo al riconoscimento del caregiver familiare) e da Antonietta Scognamiglio, presidente del Coordinamento Etico dei Caregivers di Pisa (La figura del caregiver familiare e la sua evoluzione). (S.B.)
L’evento del 29 settembre – che si avvarrà del patrocinio del Comune di Peccioli e della Società della Salute della Zona Vadera – si svolgerà a Peccioli (Pisa), presso la Struttura “Incubatore di imprese” (Via Boccioni, 2).
La partecipazione è gratuita, ma, per motivi organizzativi, è necessaria la preiscrizione entro il 25 settembre 2017, da inviare via e-mail alla Segreteria Organizzativa, tramite l’apposita scheda debitamente compilata.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@informareunh.it.